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Turismo: Italia al top in viaggi di lusso, primi a ripartire

Aumentano big spender cinesi e indiani che cercano esperienze

Porto Cervo in Sardegna

Redazione Ansa

NAPOLI - Il turismo di lusso sarà probabilmente il primo a ripartire in Italia. I 'big spender' hanno, come tutti, voglia di tornare a viaggiare e godere delle bellezze del mondo, soprattutto in Italia, e saranno i primi a poterlo fare, proprio perché possono permettersi comodità e maggiori standard di sicurezza: entro il 2025, la base di clienti del lusso in Italia si espanderà a 450 milioni, rispetto ai 390 milioni del 2019, soprattutto grazie alla crescente classe media, soprattutto asiatica, e l'Italia è il Paese con maggiore attrattività. Lo afferma uno studio del "Rapporto sul Turismo Italiano", curato da oltre dieci anni dal CNR-IRISS di Napoli, da Alfonso Morvillo, dirigente di ricerca dell'Istituto, ed Emilio Becheri, esperto del settore.

"Lo scopo principale del turismo di lusso è l'acquisizione di esperienze uniche, autentiche e di qualità attraverso la fornitura di servizi personalizzati ed esclusivi, di solito a costi più elevati rispetto ad altri tipi di turismo", spiega il ricercatore ed economista del CNR-IRISS, Antonio Coviello, autore dello studio specifico di settore pubblicato nel Rapporto, docente di Marketing del Turismo all'Università di Napoli Parthenope. Questo costo di solito supera i 750 euro per notte e per persona per un soggiorno di 1-3 notti, o supera i 500 euro per notte e per persona per un soggiorno di più di 4 notti. Naturalmente, gli importi citati sono una spesa minima che definisce il turismo di lusso.

Anche per i viaggi di lusso, a livello globale, ovviamente il 2020 si è rivelato un anno di profondi cambiamenti e i turisti non hanno viaggiato. Le tendenze mostrano che i consumatori di lusso cercano sempre più motivazioni spirituali ed emotive più elevate, come il bisogno di appagamento interiore, la creatività, l'autostima, l'appartenenza. Di conseguenza, un aspetto sempre più importante dei viaggi di lusso è il benessere (sovente, ad esempio, i viaggiatori accompagnano le loro vacanze con servizi di meditazione, yoga, fitness e spa). L'acquisizione di "esperienze innovative, insolite ed esotiche", caratteristica dei 'big spender', possono includere alloggio in esclusivi hotel a 5 o 6 stelle, suite e ville in tutto il mondo, cenare in ristoranti sofisticati e premiati che offrono esperienze culinarie uniche, attività di benessere come trattamenti spa e massaggi, crociere di lusso, noleggio di yacht, strutture sportive come campi da tennis e campi da golf.

"Gli scenari dei viaggi di lusso per il 2021 sono molteplici, con una previsione di crescita che varia dal +10/+12% al +17/+19%, a seconda dell'evoluzione del Covid-19, delle condizioni macroeconomiche, della velocità a cui si tornerà a viaggiare a livello globale e della ripresa di fiducia da parte dei consumatori locali", precisa Coviello. Il bacino di consumatori dei viaggi di lusso si è allargato ma non è l'unico fattore di crescita. Il viaggio di lusso diviene un modo per apparire, per confermare il proprio status di alto livello e immedesimarsi in gruppi sociali d'élite. I viaggiatori contemporanei condividono le proprie esperienze nei social network divenendo promotori del proprio viaggio, dimostrando il loro tenore di vita. La Cina è risultata essere il mercato di origine dei viaggi di lusso più rilevante di tutta l'Asia e sia in Cina che in Giappone è in aumento la tendenza dei consumatori a preferire le esperienze di lusso anziché i beni di lusso personali. Sorprendente è il mercato del lusso indiano, grazie soprattutto al considerevole arricchimento delle persone e all'espansione della classe media.

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