(ANSAmed) - NAPOLI, 11 MAG - Il turismo in Giordania, Libano,
Marocco, Egitto e Tunisia si riprenderà per il 2023 e comunque
il recupero del settore dipenderà dalla rapidità della
distribuzione dei vaccini e dagli investimenti nel settore
digitale, secondo quanto afferma l'Institute of International
Finance (IIF). La ripresa per questi Paesi dell'area Mena meno
ricchi e non esportatori di petrolio sarà graduale e limitata
secondo lo studio e più lenta rispetto ai ricchi Paesi del
Golfo.
"Ci aspettiamo - affermano Garbis Iradian, capo dell'economia
dell'IIF per l'area Mena - che i cinque Paesi dell'area Mena
dipendenti dal turismo soffriranno nelle loro economie molto di
più dei Paesi del Golfo a causa della pandemia". Tra i motivi
anche lo stop globale ai trasporti aerei imposto dal covid che
si sta ora riprendendo ma per le persone immunizzate dai
vaccini. Prima del covid19 il turismo contribuiva direttamente e
indirettamente al pil di questi Paesi per oltre il 15%, mentre
in media in Giordania, Libano, Egitto, Marocco e Tunisia il
turismo è crollato del 75% comparando il 2019 al 2020. Le prime
informazioni sul 2021 indicano che gli arrivi dei turisti in
questi Paesi è del 25% rispetto a quanto accadeva nel primo
quadrimestre del 2020. "Gli aumenti di casi di covid - prosegue
l'economista - in mercati chiave per gli arrivi come la Ue
rimanderà alla seconda parte dell'anno il parziale recupero del
settore". I turisti da Ue, Gran Bretagna, Russia e Usa
potrebbero dirigersi verso Paesi con costi minori nell'area
Mediterranea o preferire viaggi nei loro stessi Paesi.
La ripresa del turismo dipenderà quindi dalla vaccinazione,
dal miglioramento del sistema sanitario e da investimenti nel
digitale: "Migliorare con investimenti il digitale - spiega
Iradian - può accelerare la ripresa ma richiede anche un nuovo
orientamento del mercato del lavoro, che può creare anche
occupazione per giovani, donne e altri gruppi deboli".
(ANSAmed).
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Turismo: in Paesi Mena non petroliferi ripresa lenta in 2023
Giordania, Libano, Marocco, Egitto,Tunisia dipendono dai vaccini