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Turismo, torna il Volo dell'angelo tra le Dolomiti Lucane

L'intera zona, tesoro di bellezze naturali, riapre ai visitatori

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 13 LUG - Riparte il turismo tra le Dolomiti Lucane, montagne magiche tutte da vivere immersi nella natura, dove è possibile fare il pieno di adrenalina ed emozioni tra le tante esperienze outdoor. E l'11 luglio si è riaperta una nuova stagione del Volo dell'Angelo, appesi a una fune da brivido tra picchi e vallate.

E' la zona di Castelmezzano e Pietrapertosa, due tra i borghi più belli di Italia. Qui la casualità della bellezza è stata fermata da efficaci amministrazioni comunali (e un consorzio) che hanno saputo preservare il territorio e incentivare il turismo. E lo stanno facendo ancora di più quest'anno.

Intorno, le Dolomiti Lucane. Una parete di guglie e picchi, rocce erose dagli agenti atmosferici, vette altezzose dalle forme più fantasiose (l'Aquila Reale, l'Incudine, la Grande Madre, la Civetta) e il verde del Parco di Gallipoli Cognato, "polmone di benessere" della Regione.

In questa scenografia naturale e spettacolare riapre il Volo dell'Angelo, per la sua quattordicesima stagione. Dall'11 luglio si torna a volare tutti i giorni tranne il mercoledì, mentre ad agosto senza interruzioni e poi seguendo il calendario su www.volodellangelo.com.

Prenotazioni contingentate nelle diverse fasce orarie per garantire le giuste distanze, costante sanificazione delle attrezzature e dell'imbrago, misurazione della temperatura prima dell'arrivo sugli impianti, dispositivi di protezione per tutti.

Si tratta del primo impianto italiano a moto inerziale e il più lungo di Europa.

Si vola a 120 chilometri orari lungo un carrello, che scorre lungo un cavo d'acciaio (collegato alle due estremità opposte dei due paesi) e due sono le stazioni di "partenza e arrivo", posizionate a diversa altitudine, rispettivamente di 118 e 130 metri. La prima, detta di San Martino, parte da Pietrapertosa (la stazione di lancio è quasi nel cuore del paese, a metà della scalinata che porta al castello arabo-normanno e la quota di partenza supera i 1000 metri) e arriva a Castelmezzano (quota di arrivo 859 mt) dopo aver percorso 1415 metri e raggiungendo una velocità massima di 110 Km/h.

La linea Paschiere, invece, permette di lanciarsi da Castelmezzano (il punto di partenza si raggiunge con una camminata di 20 minuti, in un ambiente selvaggio e incontaminato; quota di partenza 1019 metri) e arriva a Pietrapertosa (quota di arrivo 888 metri), su una distanza di 1452 metri! Si può volare da soli (gli avventurosi devono avere almeno 16 anni) . Uniche precauzioni: pesare dai 35 ai 130 chilogrammi e non soffrire di cuore.

«Siamo pronti a far rivivere questa esperienza per noi consolidata ma sempre nuova e che quest'anno assume anche il valore della rinascita», raccontano Nicola Valluzzi sindaco di Castelmezzano e Maria Cavuoti sindaca di Pietrapertosa. «I nostri borghi, insieme ai boschi del parco di Gallipoli Cognato, garantiscono, inoltre, ampi e solitari spazi per piacevoli passeggiate, lunghe pedalate sempre alla giusta distanza e a ritmi slow».

Infine da queste parti, non si può tralasciare l'enogastronomia nel segno delle tradizioni contadine. Dalle salsicce decantate già da Orazio ai formaggi freschi e stagionati, dai sottoli al vino Aglianico del Vulture, passando per i peperoni cruschi, ovunque è un invito a sedersi a tavola.

(ANSAmed).

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