(ANSAmed) - Napoli, 13 lug - La creazione di una rete
degli "Itinerari Culturali dei siti sommersi del Mediterraneo",
che comprenda Campania, Puglia, Sicilia, Egitto, Grecia e
Israele attraverso i loro siti sommersi. E' questo uno degli
obiettivi della 23ma edizione della Borsa Mediterranea del
Turismo Archeologico, in programma a Paestum dal 19 al 22
novembre. Gli organizzatori della Borsa puntano a collegare i
siti sommersi del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, delle
Tremiti, di Ustica-Egadi-Pantelleria, di Alessandria d'Egitto,
di Pavlopetri e di Caesarea Maritima che, spiegano
"rappresentano una risorsa chiave per il turismo responsabile e
lo sviluppo sostenibile, rispondendo alle attività e ai progetti
innovativi richiesti dal Consiglio d'Europa nel quadro dei
cinque settori d'azione prioritari, strategici per lo sviluppo
locale e la valenza culturale dei territori: cooperazione in
materia di ricerca e sviluppo; valorizzazione della memoria,
della storia e del patrimonio europeo; scambi culturali e
educativi per i giovani europei; pratiche artistiche e culturali
contemporanee; turismo culturale e sviluppo culturale
sostenibile".
La Rete verrà intitolata alla memoria di Sebastiano Tusa,
archeologo e studioso che ha vissuto al servizio delle
istituzioni per contribuire allo sviluppo locale e alla tutela
del Mediterraneo e il tema sarà al centro della Conferenza
Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo con la
partecipazione delle più note destinazioni archeologiche
subacquee mediterranee e il "Premio di Archeologia Subacquea
Sebastiano Tusa", che sarà assegnato alla scoperta archeologica
dell'anno o quale riconoscimento alla carriera, alla migliore
mostra in ambito scientifico internazionale, al progetto più
innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi Archeologici,
al miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione.
I siti sommersi sono meta di un numero sempre maggiore di
turisti subacquei. Sono, infatti, circa 30 milioni i subacquei
certificati a livello mondiale e circa 6 milioni quelli che si
sono "tuffati" almeno una volta senza certificazione e si stima
che oltre 3 milioni di divers fanno uno o più viaggi ogni anno.
Il viaggiatore, oggi, è alla ricerca sempre più di un turismo
esperienziale autentico a contatto con la natura e le identità
territoriali, per cui un'anfora, un'ancora o una struttura
antica conservatesi sott'acqua sono parte integrante del mondo
naturale e non più solo manufatti. Il turismo archeologico in
immersione ha, dunque, caratteristiche che per un verso lo
rendono un'esperienza unica e per l'altro potenziano alcuni
elementi presenti anche nel turismo abituale. Dalla Bmta partirà
quindi una richiesta di certificazione al Consiglio d'Europa di
un Itinerario Culturale Europeo per mettere in luce le
potenzialità del turismo archeologico subacqueo e lo sviluppo
locale delle tante destinazioni, anche lontane dalle località
più note, che richiedono nuove offerte turistiche nel segno
della tutela, delle esperienze autentiche e della sostenibilità.
Ha assicurato la sua presenza alla Borsa Gabriella
Battaini-Dragoni, Vice Segretario Generale del Consiglio
d'Europa, che sin dall'inizio della sua brillante carriera alla
Direzione Cultura fu artefice dello sviluppo del "Programma
degli Itinerari Culturali Europei". (ANSA).
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Turismo: Borsa Paestum punta a rete itinerari siti sommersi
Italia, Grecia, Egitto e Israele uniti per promozione immersioni