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Coronavirus: divieto ingresso turisti in Cisgiordania

No accesso a Betlemme e Gerico. Chiusa la Basilica della Natività

Turisti con mascherine anti-coronavirus nella Basilica della Natività a Betlemme

Redazione Ansa

TEL AVIV - Il ministero del Turismo palestinese ha esteso a tutta la Cisgiordania il divieto di ingresso per le comitive di turisti stranieri a partire da domani per due settimane. Lo riporta l'agenzia Wafa dopo la scoperta di quattro casi sospetti di coronavirus in un albergo nella zona di Betlemme.

Le autorità palestinesi, su indicazione del ministero della sanità locale, hanno stabilito la chiusura di tutte le chiese e moschee per i prossimi 14 giorni nel governatorato di Betlemme e Gerico. La disposizione riguarda - ed è stato confermato dalla Custodia di Terra Santa - anche la Basilica della Natività.

Il ministero della sanità palestinese ha imposto il divieto di ingresso a Betlemme e a Gerico delle comitive di turisti e ha ordinato l'annullamento delle prenotazioni negli alberghi. E' stata anche ordinata la chiusura immediata per le prossime 2 settimane delle scuole e di tutti gli uffici con afflusso di pubblico nel governatorato di Betlemme e di Gerico e a Nord del mar Morto. A Betlemme un ospedale specializzato nella disintossicazione dei tossicodipendenti è stato adibito alla verifica dei sospetti contagi. Nella vicina Beit Jalla un albergo ospiterà i ricoveri in quarantena. Nel governatorato di Betlemme e di Gerico restano sospese fino a nuovo ordine anche tutte le attività sportive e sociali. Il ministero della sanità ha fatto infine appello alla popolazione perché mantenga la calma e osservi scrupolosamente quanto stabilito dalle autorità.

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