(ANSA) - ANCONA, 30 MAG - Oltre 420 milioni di euro di spesa
turistica a terra, nel 2018, di crocieristi e turisti in viaggio
su traghetti, aliscafi e catamarani; 5,52 milioni di crocieristi
movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti) previsti nel 2019
(+7,3% sul 2018) per un record storico nell'area; e prospettive
positive anche per la movimentazione passeggeri via traghetti,
aliscafi e catamarani, già in crescita nel 2018 (19,74 milioni;
+ 2,4% sul 2017), con Italia leader nel turismo nautico (186
marina; oltre 26 mila posti barca) davanti alla Croazia. Sono i
dati dell'Adriatic Sea Tourism Report, studio di Risposte e
Turismo, una fotografia del turismo via mare in Adriatico,
presentato ad Ancona alla 4/a edizione di Adriatic Sea Forum -
cruise, ferry, sail & yacht, appuntamento biennale e itinerante.
"Il maritime tourism è una risorsa preziosa per i Paesi che si
affacciano sull'Adriatico", afferma Francesco di Cesare,
presidente di Risposte Turismo; i dati del report "confermano un
interesse crescente verso questo fenomeno da parte di
amministrazioni pubbliche, aziende private e singoli
professionisti, a dimostrazione delle forti potenzialità
dell'area, a nostro avviso non ancora pienamente espresse".
Le cifre evidenziano significative ricadute economiche sui
territori derivanti dal turismo crocieristico e su traghetti,
aliscafi e catamarani, riguardanti anche spese turistiche a
terra (escursioni, visite, pernottamenti, pre-post viaggio,
shopping, ristorazione ecc). Le toccate nave nel 2019 saranno
3.307 (+7,2%). Si tratta di proiezioni ricavate dalla stime di
23 porti crocieristici dell'Adriatico che nel 2018 hanno
rappresentato il 99,7% dei passeggeri movimentati e il 99,3%
delle toccate nave. Il 2019 si chiuderà con il porto di Venezia
al primo posto (1,95 milioni di crocieristi e 502 toccate nave;
stabile sul 2018) seguito da Corfù (787mila crocieristi, +7%;
416 toccate, +0,7%) e Dubrovnik (745mila crocieristi, +1,8%; 475
toccate, +8,4%). Nel 2018 l'Italia ha confermato la leadership
con 2,42 milioni di crocieristi movimentati (+12%; 46,9% del
totale dell'area). Sul podio Croazia (1,3 milioni, 25,2%) e
Grecia (737mila). In crescita la Slovenia, grazie al porto di
Koper (101mila passeggeri; +40,5%); in contrazione l'Albania
(-19,1%) con il calo di traffici a Saranda (78.200; -23,2%)
Per i passeggeri movimentati su traghetti, aliscafi e
catamarani, il 2019 dovrebbe chiudersi in ulteriore aumento
rispetto ai già positivi dati del 2018 (19,7 milioni; +2,4%), il
migliore del decennio. Previsioni in aumento per positive per
Zara (2,43 milioni di passeggeri movimentati, + 1-2%), Durres
(875mila, +2,6%), Dubrovnik (575mila, +3%), Sibenik (300mila,
+3%), Rijeka (150mila, 16%), Pola (12mila, +2,2% su rotte
costiere e stabile sulle rotte internazionali). Stabile invece
la movimentazione passeggeri prevista nei porti di Ancona,
Saranda, Porec, Trieste, Rovigno, Pesaro e Umago/Novigrad. Anche
senza considerare le rotte interne, la Croazia si conferma al
primo posto nell'area adriatica (9,56 milioni di passeggeri
movimentati, + 0,7%, 48,4% del totale), seguita da Grecia (5,39
milioni, +7%, 27,3%) e Italia (3,29 milioni, +1,8%, 16,7%).
L'approfondimento sul comparto nautico nei sette Paesi che si
affacciano sull'Adriatico, dà conto di 332 posti barca con oltre
75mila posti barca. Italia prima con 186 marina (49mila mila
posti barca). Seguono Croazia (125; 17.400) e la coppia
Slovenia-Montenegro (8 marina; 3.100 e 2.800 posti
barca).(ANSA).
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Adriatic Sea Forum, nel 2019 sarà record crocieristi
Presentato report ad Ancona, 420 mln euro spesa a terra nel 2018