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Turismo: Giordania, per il 2018 punta su siti biblici

Ambasciatore Khouri, paese sicuro, italiani in forte aumento

Battesimo di pellegrini giordani nel fiiume Giordano, a ovest di Amman

Redazione Ansa

 ROMA - La Giordania "è un paese molto sicuro, con stretti legami storici, culturali e nel modo di essere" con l'Italia, che è in forte crescita nelle scelte del turismo italiano. Lo ha detto incontrando giornalisti ed operatori del settore Fayiz Khouri, ambasciatore di Giordania a Roma, affiancato dal direttore Jordan Tourism Board, Abed Al Razzaq Arabiyat.

"I turisti italiani sono cresciuti del 50% alla fine di gennaio", ha spiegato Arabiyat, spiegando che il 2018 sarà l'anno del turismo religioso, dopo che il 2017 è stato consacrato all'avventura nei tanti siti naturalistici d'eccezione del regno hascemita.

"In Giordania ci sono 34 siti biblici, tra cui quello sul fiume Giordano dove secondo le Scritture fu battezzato Gesù e il monte Nebo, da dove Mosè vide la Terra Promessa", è stato spiegato.

Arabiyat ha ricordato come a partire da ottobre Ryanair volerà in Giordania da Bologna, Milano e Roma, e ha quindi consigliato ai viaggiatori italiani il Jordan Pass, che per l'equivalente di 99 dollari dà accesso a tutti i siti più celebri del Paese. 

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