(di Patrizio Nissirio)
(ANSAmed) - AMMAN, 25 SET - Alle 10:30 in punto, la luce e'
al suo meglio sulla facciata del Tesoro di Petra, una delle
bellezze archeologiche piu' straordinarie al mondo, resa ancor
piu' celebre dalla sua apparizione in Indiana Jones e l'ultima
crociata. In quella manciata di minuti, lo spiazzo davanti al
tempio scavato nella roccia arenaria dagli antichi nabatei, e'
pieno di turisti, intenti a farsi selfie o a farsi riprendere
sulla groppa di un dromedario. Ma poco dopo, lo spazio si
svuota.
La Giordania, dopo anni di crisi del turismo causata da crisi
e tensioni che la circondano - prima fra tutte la guerra in
Siria e l'enorme massa di profughi che ha varcato il suo confine
-, sta risollevando il capo, ma il piazzale del Tesoro ben
racconta lo stato dell'arte: i visitatori iniziano a tornare, ma
affollano brevemente i suoi siti piu' celebri, come il biblico
monte Nebo, perdendosi le infinite altre bellezze di questo
paese mediorientale. Che ora pero' vuole puntare proprio sulle
sue meraviglie meno note e sulla sua capacita' di accogliere -
in tutta sicurezza e con impeccabile ospitalita' - il
visitatore.
Le cifre del 2017 sono incoraggianti: le presenze sono
aumentate del 14,5% nella prima meta' dell'anno, e il resto
della stagione sembra consolidare la tendenza, grazie a un
incremento di visitatori da Europa e Nord America. Forte anche
la presenza di turisti asiatici. E proprio per rafforzare
l'immagine di Paese sicuro ed accogliente, a Jerash - citta'
romano-elenistica magnificamente conservata, con centinaia di
colonne che hanno resistito ai secoli - c'e' stato qualche
giorno fa un grande concerto di Andrea Bocelli, il primo in
Giordania del tenore.
Ma accanto a Jerash - l'antica Gerasa: in Giordania dicono
che l'imperatore Adriano vide qui per la prima volta i ciliegi,
da cui verrebbe il nome 'cerase' al posto di ciliegie usato in
molti dialetti italiani - il Paese racchiude altri siti che non
vengono visitati abbastanza. Per esempio Beida, la 'piccola
Petra'. Se la piu' celebre Petra (che sorge a 14 km da qui) era
una citta' a tutto tondo, questo sito, che le somiglia a causa
di uno stretto canyon (siq) tra le rocce e strutture scavate
sugli alti muraglioni, era un punto di sosta di alto livello per
le carovane che percorrevano la via dell'incenso. Qui ci sono
addirittura affreschi ben conservati sui soffitti degli ambienti
dove dormivano i commercianti piu' facoltosi.
Oppure, vicino al monte Nebo, il sito Unesco di Umm ar-Rasas:
qui, dove non viene praticamente nessuno, si vedono i resti di
un'antica città carovaniera romano-bizantina dove sorgevano ben
56 chiese, che dal 665 a.D.fino all'anno 900 fiori come punto di
fermata per merci e persone anche sotto al dominio islamico
della zona. Un terremoto la cancellò (dal 2004 è sito Unesco, ma
solo una piccola parte è stata riportata alla luce dagli scavi).
La Giordania ha formidabili bellezze naturali e numerose
riserve che le tutelano. La piu' famosa di tutte, il deserto di
Wadi Rum, e' talmente scenografica che qui sono stati girati ben
12 film, tra cui Lawrence d'Arabia, Transformers 2 e The Martian
con Matt Damon. Il colore rosso di rocce e sabbia sembra davvero
marziano. Qui il visitatore puo' alloggiare in campi tendati
perfettamente attrezzati, nel silenzio irreale del deserto, come
a Hasan Zawaideh. Spiega Ziad Al-Kurdi, veterano delle guide
giordane: ''Al parcheggio all'ingresso del parco naturale un
tempo c'era la folla di pullman, oggi neanche uno, nonostante
settembre sia il mese ideale per Wadi Rum. Serve davvero l'aiuto
di tutti per rilanciare il turismo''. I visitatori, per lo piu'
locali, con qualche saudita o israeliano, vengono per lo piu'
per un solo giorno ed una sola gita.
Ma se il visitatore preferisce il turismo puro, la Giordania
ha anche la sua attrezzatissima costa del Mar Morto, o gli
alberghi di Aqaba, sul mar Rosso. Cosi' sicuri che - anche qui -
vengono in massa gli israeliani a passare i weekend. Lo conferma
anche Mariangela, che fa la chef nel ristorante di un grande
albergo sul grande lago salato che divide Israele e Giordania.
''Qui mi sento piu' al sicuro che in Europa, di questi tempi. In
piu' non c'e' neanche microcriminalita'''. (ANSAmed).
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Turismo, la sfida della Giordania, sicurezza ed ospitalità
Presenze risalgono, Amman vuole offrire piu' della sola Petra