Rubriche

Turismo: Egitto cerca rilancio dopo anno nero

Ministro a TTG Incontri di Rimini, "grande cordoglio per Regeni"

Il ministro del Turismo egiziano Mohamed Yahia Rashed al TTG di Rimini

Redazione Ansa

(di Cinzia Conti)

RIMINI - Per chiudere il terribile anno del turismo - pagato secondo i dati Unwto con cali del 46% - l'Egitto manda in missione al TTG Incontri di Rimini il ministro del turismo per promuovere le Piramidi e la Valle dei Re ma la tragica fine del giovane ricercatore Giulio Regeni è talmente ingiusta da rimbombare anche tra i padiglioni di una fiera del turismo. "Molto cordoglio e dispiacere per quello che è accaduto a Regeni ma sul caso in queste ore non è in programma nessun incontro con rappresentanti del Governo italiano", spiega all'ANSA il ministro Mohamed Yahia Rashed. Era previsto anche una sua partecipazione al convegno "Egitto, la strada della ripresa" ma alla fine il convegno non c'è stato. "Siamo qui - dice il ministro - per una visita tecnica riguardo il nostro turismo, non è una visita politica, è puramente una visita professionale in cui incontriamo esclusivamente addetti ai lavori (tour operator, agenzie di viaggio e compagnie aeree) per promuovere le relazioni tra i nostri Paesi che risalgono a centinaia di anni fa e continueranno per altre centinaia. Ribadisco le nostre condoglianze e siamo veramente addolorati, le nostre e le vostre autorità stanno collaborando per risolvere il caso".

Alla domanda se il caso potrebbe avere influenza sul turismo il ministro risponde: "Qualsiasi evento in qualsiasi luogo del mondo ha un impatto. Anche gli attacchi terroristici in Francia hanno un peso. Noi siamo nazioni e tocca a noi sostenere o contenere queste cose". "Venite in Egitto - continua - perché abbiamo fatto grandi investimenti per la sicurezza dei turisti sia negli aeroporti che nei vari siti. La verità è che non solo il nostro Paese è stato colpito ma tutto il mondo è stato duramente messo alla prova dal terrorismo. E' successo in Francia, in Germania ed è per questo che dobbiamo unire le forze".

Il tracollo del turismo egiziano è iniziato dopo la tragedia dell'aereo russo precipitato dopo il decollo da Sharm el Sheikh. Tutte le 224 persone a bordo morirono. L'Isis rivendicò l'abbattimento del velivolo. Ad agosto di quest'anno infatti i turisti sono stati 503 mila, il 47% dei quali provenienti dai Paesi arabi, contro i 915.200 nello stesso periodo del 2015.


Leggi l'articolo completo su ANSA.it