(ANSAmed) - Napoli, 7 dic - Pompei e Reggia di Caserta al
secondo e terzo posto tra i monumenti più visitati in Italia
dopo il Colosseo, tutto esaurito negli alberghi di Napoli con
una folla enorme nella zona dei presepi di San Gregorio Armeno.
E' un boom del turismo quello che sta vivendo la Campania che,
complice anche la paura dei turisti di recarsi in alcuni Paesi
tradizionalmente meta del turismo invernale, sta diventando una
meta di primo piano a livello internazionale. A testimoniarlo
anche i numeri dell'aeroporto di Capodichino, che ha stimato nel
weekend dell'Immacolata 70mila passeggeri in transito con 35mila
sui voli di linea nazionali e 35mila sui voli di linea
internazionali: dall'inizio del 2015 il traffico complessivo
dell'Aeroporto Internazionale di Napoli registra un + 4% con una
crescita del traffico di linea internazionale del 13%.
Il boom è testimoniato dai due siti più amati dai turisti di
tutto il mondo: nella giornata di ieri gli Scavi di Pompei sono
stati visitati da 13.918 persone, mentre alla Reggia di Caserta
sono entrati in 10.698. Davanti a loro solo il Colosseo che ha
registrato 21.654 visitatori. Pompei, in particolare, continua
ad attrarre milioni di turisti, anche grazie al progetto "Pompei
e l'Europa" con la mostra allestita nell'anfiteatro "Rapiti alla
morte" con 20 calchi delle vittime dell'eruzione, appositamente
restaurati e mai esposti al pubblico. Intanto proseguono i
lavoro di restauro in alcune zone del grande sito archeologico
con la messa in sicurezza della casa di Marco Lucrezio su via
Stabiana e del Tempio di Iside, risalente al II secolo a.C.,
l'edificio di culto di Pompei con decorazione più completa.
Folla di turisti anche a Capri, dove ieri è stato acceso il
grande albero di Natale nella celebre Piazzetta.
Alberghi pieni anche a Napoli con quasi 5.000 persone che
ieri hanno visitato il Museo archeologico nazionale, che presto
rilancerà la sua collezione egizia. Ma le iniziative culturali
coinvolgono tutto il patrimonio culturale partenopeo a partire
dalla Certosa di San Martino che offre una visita ai presepi
antichi del '700, accompagnata da estratti dalla Cantata dei
Pastori. Ma anche il patrimonio artistico napoletano è
considerato a rischio terrorismo: le ampolle con il sangue di
San Gennaro, conservate in Duomo, sono state annoverate tra gli
obiettivi sensibili per il terrorismo. La polizia pattuglia
l'area dove c'è anche il museo del tesoro di San Gennaro, con
argenti, ori e gioielli di valore inestimabile. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Turismo: boom Campania,in migliaia a Pompei e Reggia Caserta
Folla a Napoli,ma ampolle San Gennaro tra obiettivi sensibili