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Turismo: Tunisia, deserto ancora da scoprire

Fascino delle dune e incontro con culture diverse

Il deserto tunisino sempre più nelle proposte degli operatori turistici

Redazione Ansa

TUNISI - Esiste una Tunisia, non compresa nei tradizionali circuiti turistici, da percorrere lentamente, in trekking o nordic walking. Un paese ideale per viaggiare, per conoscere le persone prima dei luoghi, per fare l'incontro con una cultura diversa. Sono molti gli operatori che credono in questo tipo di turismo ''inusuale'', convinti che un'esperienza come un viaggio nel deserto possa cambiarti per sempre la vita. Tunisialternativa.it è uno di essi, un tour operator specializzato in spedizioni e viaggi organizzati nel deserto del Sahara (nella zona consentita dalle autorità).

Confida ad ANSAmed il titolare Francesco Meriani Merlo: ''la Tunisia è sempre stata (almeno negli ultimi decenni) la ''palestra'' dove gli amanti del deserto e dell'Africa muovono i primi passi. Così è stato anche per me, quando per il viaggio di nozze attraversai la Tunisia da Cap Bon a Borji el Khadra (estremo sud, ove Libia e Algeria si toccano) e ritorno, con una vecchia Land Rover, insieme a mia moglie ed il nostro cagnolino.

Fu per noi il primo viaggio nel deserto, una spedizione in solitaria che ci segno' per sempre. Negli anni successivi infatti tornammo in Tunisia parecchie volte, decidendo di ''concentrarci'' sulla questa piccola ma affascinante porzione di Sahara, affascinati dai toccanti panorami e dalla gente tunisina, veramente brava e aperta, pronta ad aiutare il viaggiatore in difficoltà''. Un sentimento di vicinanza nei confronti del paese nordafricano che Meriani Merlo ha mantenuto forte anche dopo i fatti tragici degli attentati al museo del Bardo e Sousse. ''La gente mi chiede perché continuo a proporre la Tunisia e a viaggiarci (in ogni viaggio sono presente in prima persona come staff), beh, io rispondo semplicemente che in Tunisia, nel deserto, mi sento come ''a casa mia'', e non vedo alcun motivo perché allora non dovrei stare, a casa mia. La gente tunisina è buona e non si merita il terrorismo. ''Se avete la possibilità, prosegue Meriani Merlo, andate a visitare la Tunisia rurale, la sua gente povera, i contadini, i beduini stanziali e i pochi ancora nomadi, i villaggi sulle montagne ma anche sul mare, dove la gran parte dei turisti non arriva. C'è molto di piu' dei resort, visitate i piccolissimi hotel a conduzione familiare, andate (da soli o con qualche organizzatore provato) a dormire presso le famiglie locali, potrete fare esperienze fantastiche e scoprire (nel caso già non lo sapeste) che i tunisini sono naturalmente predisposti all'apertura verso l'altro''. Ricordiamo che per la parte relativa alla situazione sicurezza tutti i tour operator consigliano di attenersi strettamente a quanto riportato sul sito www.viaggiaresicuri.it del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nella sezione relativa al paese di riferimento. (ANSAmed)

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