(di Diego Minuti)
(ANSAmed) - ROMA, 02 APR - L'Algeria continua nello sforzo
per migliorare la sua immagine turistica (rivolto soprattutto
all'estero), con il varo di un piano che, da qui alla fine
dell'anno, porterà alla creazione di cinquanta cosiddette ''zone
di espansione'' che saranno localizzate in grandissima parte
sugli altipiani e nelle aree termali.
Un piano impegnativo, perchè di fatto segna un preciso
indirizzo che il turismo algerino intende darsi per gli anni a
venire e diventare, quindi, un polo di attrazione per quei
flussi dai mercati esteri che oggi, al netto di eventi
drammatici che ne condizionano le scelte, sono rivolti ad altri
Paesi della sponda sud del Mediterraneo. L'annuncio, fatto ad
Orano all'Aps dal direttore generale dell'Agenzia nazionale di
sviluppo turistico, Noureddine Nedri, sottolinea anche un altro
aspetto importante, e cioè che il piano di espansione sarà
seguito direttamente dal segretariato generale del Governo.
Quasi a dire che l'esecutivo vuole, nella sua interezza, farsi
carico di un dossier al quale si annette rilevanza.
Il turismo algerino, al di là degli sforzi (ed anche degli
ingenti investimenti) spesi negli ultimi anni stenta ancora a
diventare una voce importante dell'economia. Non tanto per la
mancanza di offerte interessanti per il turista straniero,
quanto perchè forse non s'è creduto sino in fondo alla capacità
dell'industria ricettiva algerina di affrontare le sfide con
quelle dei Paesi vicini.
E c'è da rimarcare che, al di là dei numeri del turismo
interno, gli algerini che scelgono per le loro vacanze la
Tunisia o il Marocco (anche se i rapporti con il Regno non sono
idilliaci) restano ancora tantissimi, oltre ad essere clienti
con una alta capacità di spesa.
Noureddine Nedri ha anche spiegato come l'obiettivo
principale del piano per la creazione delle cinquanta zone di
espansione sia quella di contribuire allo sviluppo del turismo
ecologico e termale, due segmenti che altrove tirano e che in
Algeria sembrano ancora muovere con difficoltà i primi passi,
nonostante le potenzialità siano enormi, così come l'impegno
dell'industria alberghiera.
Il piano, poi, vuole anche essere una sorta di risposta,
quasi una inversione di tendenza rispetto a quanto fatto sino ad
ora in materia di Zone di espansione turistica: delle attuali
205, ben il 70 per cento si concentra sulla zona costiera, quasi
ignorando i ''giacimenti'' turistici delle regioni dell'interno
che, anche per questo, possono proporsi come novità assoluta sui
mercati e fiere internazionali.
(ANSAmed).
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Turismo: Algeria punta su montagna e zone termali
Entro 2015 50 nuove zone espansione turistica