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Turismo: Algeria punta su montagna e zone termali

Entro 2015 50 nuove zone espansione turistica

Redazione Ansa

(di Diego Minuti) (ANSAmed) - ROMA, 02 APR - L'Algeria continua nello sforzo per migliorare la sua immagine turistica (rivolto soprattutto all'estero), con il varo di un piano che, da qui alla fine dell'anno, porterà alla creazione di cinquanta cosiddette ''zone di espansione'' che saranno localizzate in grandissima parte sugli altipiani e nelle aree termali.

Un piano impegnativo, perchè di fatto segna un preciso indirizzo che il turismo algerino intende darsi per gli anni a venire e diventare, quindi, un polo di attrazione per quei flussi dai mercati esteri che oggi, al netto di eventi drammatici che ne condizionano le scelte, sono rivolti ad altri Paesi della sponda sud del Mediterraneo. L'annuncio, fatto ad Orano all'Aps dal direttore generale dell'Agenzia nazionale di sviluppo turistico, Noureddine Nedri, sottolinea anche un altro aspetto importante, e cioè che il piano di espansione sarà seguito direttamente dal segretariato generale del Governo.

Quasi a dire che l'esecutivo vuole, nella sua interezza, farsi carico di un dossier al quale si annette rilevanza.

Il turismo algerino, al di là degli sforzi (ed anche degli ingenti investimenti) spesi negli ultimi anni stenta ancora a diventare una voce importante dell'economia. Non tanto per la mancanza di offerte interessanti per il turista straniero, quanto perchè forse non s'è creduto sino in fondo alla capacità dell'industria ricettiva algerina di affrontare le sfide con quelle dei Paesi vicini.

E c'è da rimarcare che, al di là dei numeri del turismo interno, gli algerini che scelgono per le loro vacanze la Tunisia o il Marocco (anche se i rapporti con il Regno non sono idilliaci) restano ancora tantissimi, oltre ad essere clienti con una alta capacità di spesa.

Noureddine Nedri ha anche spiegato come l'obiettivo principale del piano per la creazione delle cinquanta zone di espansione sia quella di contribuire allo sviluppo del turismo ecologico e termale, due segmenti che altrove tirano e che in Algeria sembrano ancora muovere con difficoltà i primi passi, nonostante le potenzialità siano enormi, così come l'impegno dell'industria alberghiera.

Il piano, poi, vuole anche essere una sorta di risposta, quasi una inversione di tendenza rispetto a quanto fatto sino ad ora in materia di Zone di espansione turistica: delle attuali 205, ben il 70 per cento si concentra sulla zona costiera, quasi ignorando i ''giacimenti'' turistici delle regioni dell'interno che, anche per questo, possono proporsi come novità assoluta sui mercati e fiere internazionali.

(ANSAmed).

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