(ANSAmed) - TUNISI, 11 MAR - ''Sulle tracce di Magon''.
Questo il titolo dell'itinerario culturale, in onore del famoso
agronomo cartaginese, che coniuga cantine e archeologia tra la
penisola del Cap Bon e la Sicilia occidentale, presentato ieri
al museo del Bardo dalla Camera nazionale dei produttori
tunisini di vino.
''Sulle tracce di Magon'' è parte del progetto Enpi Magon,
cofinanziato dall'Ue, che prevede la realizzazione di un
circuito turistico-culturale transfrontaliero basato sulla
valorizzazione combinata del patrimonio archeologico, della
cultura del vino e delle tradizioni enogastronomiche
mediterranee. Magon è l'autore del famoso trattato in 28 volumi
che il Senato di Roma ordinò di portare nell'Urbe e tradurre in
latino quando Cartagine venne conquistata.
Un'alleanza intelligente e innovativa tra produttori di vino
e di cultura che valorizza e mette in rete le specificità delle
risorse territoriali, gastronomiche e non solo.
Il risultato di questa alleanza è la nascita e lo sviluppo,
tra nord e sud del Mediterraneo, di due nuovi segmenti
qualificati di quel tipo di turismo enogastronomico e culturale
che la World Tourism Organisation segnala in fortissima
crescita.
L'incontro, che emblematicamente si è svolto ieri al museo
del Bardo con il contributo qualificato di archeologi illustri
come Hassine Fantar, esperti vitivinicoli, imprenditori ed
operatori del turismo italiani e tunisini, alla presenza
dell'ambasciatore d'Italia a Tunisi Raimondo De Cardona, ha
sottolineato fortemente la vocazione mediterranea della Tunisia,
vicina e non in contrasto con la sua identità arabo-musulmana.
Prossimo appuntamento con Magon a Milano, al Cluster Bio
Mediterraneo dell'EXPO 2015. (ANSAmed)
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Italia-Tunisia: vino, sulle tracce dell'agronomo Magon
Enologia e cultura, una via tra Sicilia e Tunisia