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Turismo: Finisterre, alla scoperta dei relitti sommmersi

Presentato a Fitur itinerario culturale fra tesori mare Galizia

Redazione Ansa

Un itinerario turistico subacqueo alla scoperta di relitti di velieri, galeoni, perfino aerei da guerra, affondati fra il XVI e il XX secolo al largo della Costa della Morte, fra il capo Finisterre e il Porto do Son, in Galizia, considerato dai romani l'ultima propaggine occidentale del mondo conosciuto. E' il 'Galizian Seas Finisterre Shipwrecks', una nuova proposta turistica che valorizza il patrimonio subacqueo della regione al nordovest della Spagna, presentato al Salone internazionale del turismo Fitur. Si tratta di un progetto che intende promuovere un cambio di mentalità rispetto alla conservazione e valorizzazione dei tesori sommersi al largo della costa atlantica, assediati dall'avidità dei cacciatori di tesori, ma spesso ignorati delle stesse istituzioni preposte alla tutela, come ha spiegato nel presentare Miguel San Claudio, direttore del 'Galizian Seas Finisterre Shipwrecks', che coinvolge la Capitaneria di porto e la Giunta della Galizia.

La rotta non è solo per esperti esploratori subacquei, ma per un turismo formato famiglia, dal momento che l'itinerario documenta anche sulla terraferma le ferite lasciate dalla storia sulla Costa della Morte, per secoli crocevia delle grandi rotte di navigazione atlantiche e teatro di commerci, battaglie e naufragi, leggende e storie di mare. Dal galeone della 'Capitana della Saane', affondato nel 1543, fino alla fregata Ariete, inabissatasi nel 1996, la rotta propone una dozzina di giacimenti, selezionati fra gli oltre 200 relitti conosciuti nell'area, documentando la storia di ogni naufragio nelle visite guidate, con il supporto della tecnologia, per favorire la fruibilità di tesori e di risorse naturali dichiarate nel 2007 patrimonio d'Europa. Le persone che non amano le immersioni in acqua potranno immergersi dalla costa nella storia: dalle battaglie navali del XVI secolo fino alla Seconda Guerra Mondiale, passando per il colonialismo britannico del XIX secolo, le guerre Napoleoniche, l'industrializzazione e il processo migratorio europeo verso l'America. 'Un patrimonio comune da scoprire' lo slogan del progetto, disponibile alla pagina web http://www.galicianshipwrecks.com/FinisterreShipWrecks/ "Il visitatore rivisiterà nei relitti più emblematici gran parte della storia d'Europa che equivale a dire la storia dell'umanità - ha assicurato Miguel San Claudio -. Le navi sono oggetti mobili che hanno trafficato con merci, persone, idee e con la guerra nelle acque al largo di Finisterre durante migliaia di anni". Una ricostruzione storica supportata dalla tecnologia, perché il visitatore abbia l'informazione adeguata in ogni luogo, mediante codici Qr, NFC, di comunicazione senza fili e ad alta frequenza, che consente lo scambio di dati fra dispositivi, e ricostruzioni virtuali. Una proposta innovativa di turismo culturale, senza dimenticare il patrimonio faunistico e paesaggistico dei fondali della Galizia, che si potrà ammirare nelle immersioni fra 4 e 75 metri di profondità, per poi degustare, una volta in superficie, i magnifici militi e frutti di mare della regione, considerati i più pregiati della Spagna. (ANSAmed)

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