(ANSAmed) - TUNISI, 30 GEN - Promuovere la "cultura del vino"
come radice comune dell'identità europea e mediterranea,
espressione di un'esperienza millenaria che risale al mondo
classico greco-punico-romano, e come fattore di sviluppo
economico combinato alla valorizzazione delle tradizioni
enogastronomiche mediterranee e del patrimonio archeologico. In
questa direzione si muove il progetto Enpi CBC Med di
cooperazione transfrontaliera Magon "Le chemin de la vigne
méditerranéen sur les traces de Magon entre la Sicile et la
Tunisie".
Magon, cofinanziato dall'Ue, prevede la realizzazione di un
circuito turistico-culturale transfrontaliero basato sulla
valorizzazione combinata del patrimonio archeologico, della
cultura del vino e delle tradizioni enogastronomiche
mediterranee, ed è intitolato all'agronomo cartaginese Magon
autore del famoso trattato in 28 volumi che il Senato di Roma
ordinò di portare nell'Urbe e tradurre in latino quando
Cartagine venne conquistata.
Il circuito turistico culturale Magon promuoverà i paesaggi
dei territori della Sicilia occidentale tra l'antica città di
Selinunte e la sua Chora, caratterizzati da una delle più vaste
concentrazioni di vigneti d'Europa, e i paesaggi dei territori
tra Cartagine a Kerkouane (i due siti archeologici riconosciuti
dall'Unesco come patrimonio dell'umanità) detentori delle più
rinomate Aoc del nord est della Tunisia. Il nuovo circuito Magon
entrerà a far parte dell'Itinerario Culturale "Iter Vitis-Les
chemins de la vigne" riconosciuto dal Consiglio d'Europa nel
2009, che fa riferimento alla storia e alla cultura del vino fin
dalle sue antiche origini, e attraversa una straordinaria
varietà di ecosistemi e di regioni viticole dal Caucaso
all'Atlantico, lungo 13 Paesi (7 membri dell'Unione Europea e 6
non aderenti). Questo processo di valorizzazione dei paesaggi
vitivinicoli modellati dall'azione combinata della natura e
dell'uomo in alcuni casi ha ottenuto il riconoscimento
dell'Unesco che li ha inseriti nella Lista dei Patrimoni
dell'Umanità. Nello specifico il progetto "Magon", spiega ad
ANSAmed il responsabile Franco Aurelio Coppola di Associazione
Strada del Vino Terre Sicane, si propone di realizzare due "nodi
territoriali" della rete degli itinerari turistico-culturali
"Iter Vitis", uno nella Sicilia sudoccidentale e uno nel
nord-est della Tunisia, connessi da un comune patrimonio di
eredità che fa riferimento all'antica frontiera mediterranea tra
Selinunte e Cartagine, il "limes" in cui si confrontarono per
secoli la civiltà greca e quella fenicio-punica prima di essere
inglobate nello spazio comune dell'Impero di Roma.
Il progetto e' coordinato dall'Associazione Strada del Vino
Terre Sicane, insieme all'Associazione internazionale Iter Vitis
les chemins de la vigne, Associazione Nazionale Città del Vino,
Parco archeologico di Selinunte-Cave di Cusa, Soprintendenza per
i Beni Culturali e ambientali di Agrigento, Assessorato
dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca
Mediterranea Soat di Sciacca e Chambre syndicale nationale des
producteurs des vins, bières et alcools (Union Tunisienne de
l'Industrie du Commerce et de l'Artisanat - Utica), Agence pour
la Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle
(Amvppc), Federation Tunisienne des Agences de Voyages et de
Tourisme e Institut National de Patrimoine (Inp).(ANSAmed).
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Italia-Tunisia:progetto Magon, enoturismo sulle vie del vino
Itinerario culturale e gastronomico tra Sicilia e Tunisia