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Macroregione AI: Marche coordinatrici progetto Nemo

Piano azione per sviluppo sostenibile pesca turismo

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 11 NOV - Fornire dati sullo stato dell'arte delle attività turistiche legate alla pesca nella Macroregione Adriatico Ionica, delineando analisi previsionali e un piano di azione per un loro sviluppo sostenibile nel periodo 2014-2020.

Sono gli obiettivi del Progetto Nemo (Networking for the Development of maritime tourism) approvato nell'ambito del programma di cooperazione europea per l'area mediterranea, che vede la Regione Marche nel ruolo di coordinatore. Il progetto, della durata di un anno, ha come obiettivo la gestione sostenibile delle risorse marine, l'armonizzazione delle politiche marittime integrate e la valorizzazione delle zone costiere. In coerenza con il concetto di 'crescita blu' e con il potenziale di sviluppo delle attività economiche marittime, il partenariato transnazionale di Nemo - che coinvolge oltre all'Italia Grecia e Croazia - sta lavorando sulla raccolta dati relativi alla pesca turismo nell'area Mrai, per delineare approcci e metodologie comuni e proporre orientamenti per potenziali progetti futuri. In questa prospettiva si è tenuto oggi in Regione un incontro coordinato dal responsabile dell'ufficio Pesca marittima Uriano Meconi, a cui hanno partecipato operatori, associazioni di categoria e rappresentanti delle istituzioni. Nemo, è stato detto, rappresenta un'occasione importante per la Regione Marche per proporre azioni strategiche e progetti per lo sviluppo di queste attività nei bandi del prossimo periodo di programmazione. Per cogliere al meglio le opportunità offerte e l'interesse mostrato dai turisti verso l'ittiturismo, è emerso durante l'incontro, occorrono azioni su più livelli, da quello culturale, alla semplificazione amministrativa, dal coordinamento con le norme sulla ristorazione, alla sicurezza. La pesca turismo integra l'offerta turistica dei pescatori, differenziando il reddito e promuovendo la professione anche con una serie di servizi a terra, compresa la ricettività e la ristorazione, coinvolgendo anche attività ricreative e culturali come i musei del mare e i centri di valorizzare del patrimonio socio-culturale rivierasco. (ANSA).

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