(di Cristiana Missori)
(ANSAmed) - IL CAIRO, 11 NOV - Da Betlemme verso il Sinai,
passando per Gaza e giungendo all'antica città di Farma,
considerata la ''Porta dell'Egitto'' perché sulla via
carovaniera che collegava l'antica terra dei Faraoni con la
Siria e la Palestina.
Da Bastah, nei pressi dell'attuale città di Zagazig, a
Samanud e Sakha (situata tra Damietta e Rosetta). Da Wadi Natrun
a Mataryah, nei sobborghi del Cairo, e a Haret Zuwaila, per poi
cercare rifugio nella fortezza di Babilonia (nell'antica Cairo).
Infine Maadi, alla periferia meridionale dell'attuale capitale
egiziana, per imbarcarsi in direzione all'Alto Egitto e fermarsi
a Manf, Bahnasa, Samalut (Gebel El Teir), El Ashrnunain, Deir
(monastero) Al Muharraq e Assiut (Deir el Athraé e Deir Dronka).
E' il lungo viaggio compiuto dalla Sacra Famiglia in Egitto
secondo le fonti storiche della Chiesa copta ortodossa. Ora
questo lungo percorso, o meglio parte di esso, diventa un
itinerario turistico che il ministero del Turismo, insieme al
patriarcato copto ortodosso hanno scelto di promuovere insieme.
Non è la prima volta che le autorità egiziane cercano di
promuovere l'Egitto cristiano quale valida opzione fra le mete
più classiche da poter scegliere. Già nel 1999, infatti, sotto
il regime di Hosni Mubarak, si era tentata una simile
operazione, senza però riscuotere il successo atteso. E' però la
prima volta che il ministero del Turismo, guidato da Hisham
Zaazou, ci mette la faccia e i mezzi. ''Grazie a questa
iniziativa - afferma il ministro - contiamo di rilanciare il
tessuto economico di aree tradizionalmente tagliate fuori dai
circuiti classici e di promuovere un turismo più consapevole''.
Si tratta, avverte, soltanto dell'inizio''.
A differenza di quelle cattoliche (il solo Vangelo di Matteo)
le fonti copte - in particolare il memoriale in cui il
ventitreesimo patriarca di Alessandria, Teofilo (384-412)
racconta la rivelazione che la Vergine, apparsagli in sogno, gli
avrebbe fatto sulla via percorsa dalla Famiglia in Egitto per
sfuggire al massacro di bambini ordinato da Erode allo scopo di
uccidere Gesù (la ''strage degli innocenti'') - sono piuttosto
chiare in merito alle varie tappe.
Da questo nuovo itinerario, legato ai luoghi dove sorsero
chiese, santuari e monasteri, il governo Mahlab si attende un
numero di arrivi di circa 500 mila visitatori l'anno. Questo
almeno l'auspicio. ''Un flusso imponente di visitatori locali
già esiste'', commenta all'ANSA padre Rafic Greiche, portavoce
della Chiesa cattolica in Egitto. Sono migliaia i fedeli copti
che ogni anno in particolare durante le festività più importanti
visitano questi luoghi. ''La vera sfida - fa notare - è fare
arrivare i pellegrini dall'estero. Ed è soltanto con il
coinvolgimento dei cattolici in questa iniziativa - sia egiziani
che stranieri - che potrà aumentare il flusso di visitatori''.
Il problema principale resta comunque la sicurezza. Malgrado i
continui attacchi terroristici in Sinai e al Cairo come in altre
zone del Paese, rassicura il sacerdote, pur senza nascondere la
difficoltà del momento, ''la situazione è migliorata rispetto al
passato, ''sia sul piano della sicurezza che in merito al clima
che si respira''. (ANSAmed).
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In Egitto, un viaggio sulle orme della Sacra Famiglia
Portavoce cattolici, cristiani uniti per promuovere itinerario