(di Cinzia Conti)
(ANSAmed) - ROMA, 23 OTT - Da Cadice a Cipro in sella alla
bicicletta con il vento sul viso e le meraviglie dei paesi che
si affacciano sul Mare Nostrum negli occhi e nel cuore. E'
Eurovelo8, il percorso ciclabile del Mediterraneo che si snoda
per 5.900 Km e tocca 11 nazioni. Il progetto europeo -
presentato nella sede dell'Enit a Roma - si inserisce in un
totale di 14 percorsi ciclabili Eurovelo che, attraversando
l'Europa si sviluppano per un totale di 70.000 km.
L'Italia è interessata per una lunghezza di 965 km. Eurovelo8
ha una durata di 18 mesi e si concluderà a settembre 2015. Il
budget totale stanziato ammonta a 332.700 euro per il quale si
prevede un cofinanziamento da parte della Commissione europea di
250.000 euro (il 75% dell'intero importo).
E se il cicloturismo è da sempre una passione per gli
stranieri (tedeschi e nordeuropei in testa), anche gli italiani
si stanno innamorando di questa vacanza low cost ed
ecosostenibile (scelta dal 23% nel 2012 e dal 31% nel 2013).
"I monitoraggi effettuati dai nostri uffici all'estero ci
segnalano che la scelta di una destinazione come meta di vacanze
da parte di ospiti stranieri, è strettamente legata all'offerta
di formule e pacchetti dove una pratica sportiva, com'è appunto
il cicloturismo, risulta tra le più gettonate" spiega il
commissario straordinario dell'Enit, Cristiano Radaelli, partner
del progetto.
"Il cicloturismo può essere un volano importante per
l'economia locale in direzione della piccola impresa oltreché di
promo commercializzazione dei prodotti locali e tipici. Inoltre
la stagionalità dei suoi flussi è diversificata rispetto ad
altre forme di turismo" spiega Alessandro Pastacci, presidente
della Provincia di Mantova, capofila del progetto.
"In Italia siamo ancora molto indietro - dice Giulietta
Pagliaccio, presidente della Federazione italiana Amici della
bicicletta - perché la rete ciclabile da sola non basta. Anche
le città devono adeguarsi: il cicloturista vuole visitarle e ha
bisogno di segnaletica, di altri mezzi di trasporto che possano
trasportare lui e la sua bicicletta e servizi dedicati".
Nel Belpaese il progetto mira al potenziamento dei percorsi
della rete cicloturistica nelle zone dell'Asta del Po attraverso
le quali si snoda la via cicloturistica, toccando città come
Venezia, Torino, Ferrara e Mantova. A presentare in particolare
il progetto VenTo, la dorsale cicloturistica lungo il fiume Po
Paolo Pileri del Politecnico di Milano. "Sono 679 km da VENezia
a TOrino passando per Expo 2015 di pista ciclabile continua e
sicura. In parte già esiste, in parte va implementata.
Cicloturismo ma non solo. Vi hanno aderito più di 400 cittadini,
70 associazioni nazionali e locali, oltre 140 tra comuni,
province, enti, parchi e fondazioni bancarie. Può generare 2.000
nuovi posti di lavoro e un indotto di 100 milioni l'anno".
"Il ministro Dario Franceschini - spiega il consigliere per i
fondi comunitari del Mibact, Vania Virgili - mi ha chiesto
subito di trovare fondi europei per il cicloturismo perché è un
progetto in cui crede molto. L'indotto totale del settore in
Europa tocca i 44 miliardi di cui 9 solo per i pernottamenti. In
Italia si scende a soli 2 miliardi ma possiamo crescere".
(ANSAmed).
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Turismo: ecco Eurovelo8, la ciclabile del Mediterraneo
Presentata all'Enit, sarà lunga 5.900 km di cui 965 km in Italia