(di Cristiana Missori)
(ANSAmed) - IL CAIRO, 22 OTT - Il governo di Ibrahim Mahlab
scende in campo per promuovere l'identità cristiana dell'Egitto
e rilanciare il turismo religioso che da oggi diventa parte
integrante dell'offerta turistica del Paese. E' un messaggio
politico chiaro quello lanciato ieri sera nel corso della
cerimonia inaugurale con cui parte ufficialmente il progetto
messo a punto dal ministro del Turismo Hisham Zaazou e dal
patriarcato copto ortodosso di rilanciare l'itinerario legato
alla presenza della Sacra Famiglia in Egitto. Esecutivo e
autorità religiose copte sono in sintonia. "Servono pace e
sicurezza in Egitto", sostengono il premier Mahlab e il
patriarca copto Tawadros II, parlando dal quartiere copto del
Cairo, "simbolo dell'identità del Paese", come ha sottolineato
il capo dell'esecutivo. Dove accanto alle chiese si trovano
edifici di culto sacri per le altre fedi monoteiste, ebraica e
musulmana. Un luogo che "parla da solo", come ha detto Mahlab,
"di dialogo, di incontro, di pace e di sicurezza", che
rappresenta l'essenza del Paese. Un Paese dove secondo la
tradizione "anche Gesù trovò pace e sicurezza".
Al fianco del premier, c'erano molti ministri: dal
responsabile della diplomazia egiziana, Sameh Shoukri, a quello
della Cultura, Gaber Asfour; dalla titolare del dicastero per la
Cooperazione internazionale, Naglaa El Ahwani al ministro per le
Finanze, Hany Kadry, al titolare del ministero della Salute,
Adel Al Edawy. Una presenza in forze che segna un cambio di
passo. E' infatti la prima volta che le autorità egiziane si
schierano così apertamente per promuovere un itinerario legato
che ripercorre le orme della Sacra Famiglia durante il suo
esilio in Egitto.
Parole di speranza e fiducia per il futuro del Paese sono
state quelle pronunciate dal papa copto Tawadros II. "Questo
viaggio della Sacra Famiglia in Egitto - ha detto - rappresenta
una benedizione per il Paese. L'Egitto sta lavorando per
presentarsi in modo positivo e benevolo" al mondo e l'apertura
di questo percorso costituisce "un progetto molto importante non
soltanto per il Paese, ma anche per il resto del mondo". Per i
cristiani, ha proseguito, è "normale parlare dei luoghi in cui
visse la Sacra Famiglia", ma quello che è straordinario, ha
voluto sottolineare il patriarca è "l'invito del governo", mai
così esplicito fino a oggi.
Il percorso del pellegrinaggio che "abbiamo elaborato assieme
al patriarca", ha spiegato il ministro del Turismo Zaazou,
attraverserà il Paese e toccherà ben 25 diverse località.
Inizialmente saranno sei le zone valorizzate. Dal Cairo al Delta
e Wadi Natrun, per poi scendere a Menya e Assiut, nel Medio
Egitto. "Un itinerario rivolto a tutti gli egiziani e non
soltanto ai fedeli cristiani", ha tenuto a sottolineare il
ministro che su questo progetto ha scelto di investire molto,
anche in termini di comunicazione. "Grazie a questa iniziativa,
contiamo di rilanciare il tessuto economico di aree
tradizionalmente tagliate fuori dai circuiti tradizionali e
promuovere un turismo più consapevole".
Numerose le autorità religiose venute da vari Paesi in
rappresentanza delle diverse chiese. Tra queste, il segretario
generale del Pontificio consiglio della Cultura, mons.
Barthélémy Adoukonou. "La Chiesa - ha detto intervenendo alla
cerimonia - si sente orgogliosa di quanto l'Egitto sta facendo.
La cooperazione tra Chiesa copta ortodossa e Stato egiziano
rappresenta un bel messaggio" per il mondo.(ANSAmed).
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Egitto: governo in campo per promuovere itinerari cristiani
Premier Mahlab e patriarca Tawadros,'pace e sicurezza per Paese'