(di Daniela Giammusso)
(ANSAmed) - ROMA, 23 LUG - Niente più sbarre o impedimenti.
La via Francigena si riappropria del suo sentiero e della sua
storia anche nell'ultimo tratto, forse più importante, a Roma.
Dopo una querelle lunga 20 anni, domani sarà finalmente aperto
il suo accesso ''verde'' a nord della città, con la restituzione
al pubblico della Riserva naturale dell'Insugherata e del suo
ingresso, oggi banalmente corrispondente a un indirizzo (via
Cassia 1081), ma per secoli passaggio di milioni di pellegrini e
crociati diretti nella città eterna. Ad annunciarlo, alla
presenza anche della Soprintendente per il polo museale di Roma,
Daniela Porro, sono Francesco Rutelli, presidente
dell'Associazione Priorità Cultura, Maurizio Gubbiotti,
Commissario Straordinario dell'Ente regionale RomaNatura e
Giuseppe Signoriello, presidente della Fondazione Giovan
Battista Baroni onlus, che ha deciso di finanziare con 100 mila
euro il progetto che già in autunno renderà il cammino romano
alla portata di tutti.
Lunga 1.600 chilometri e ancora oggi meta per milioni di
turisti, la via Francigena fu quel cammino che nel Medioevo
univa Canterbury a Roma, portando fiumi di fedeli in
pellegrinaggio sulle tombe di Pietro e Paolo e con loro i
crociati e Templari diretti in Puglia per imbarcarsi verso
Gerusalemme. ''Il tratto della Francigena all'interno di Roma -
racconta Gubbiotti - corrisponde all'attuale Cassia e Trionfale,
nel pieno del traffico. Per questo si fa coincidere con il
sentiero che corre all'interno della Riserva dell'Insugherata e
poi in quella di Monte Mario''. Già negli anni Novanta il Comune
aveva cercato di mettere a sistema i parchi, racconta Rutelli,
ma contenziosi e abusivismi continuavano a impedirne la piena
fruibilità e l'accesso da via Cassia. Da domani si potranno
invece finalmente percorre tutti 13,7 chilometri del tratto
dell'Insugherata sin dalla Cassia, proseguendo con gli altri 4,9
di Monte Mario. ''Un percorso fortemente voluto anche da Papa
Francesco - dice Rutelli - che rientra in un progetto più ampio
con il Pontificio per la Cultura, Regione e Comune di una via
delle fede e della storia attraverso le aree verdi: Parco di
Veio, Insugherata e Monte Mario''.
La nuova apertura della Francigena romana è dedicata ai
fedeli, ma sarà meta anche del sempre più crescente turismo
''green'' e degli appassionati di camminate. Il sentiero è ben
battuto e a settembre partiranno anche i lavori di messa in
sicurezza, cartellonistica e sedute, tutto senza barriere
architettoniche, in modo da poter essere percorso anche da
persone con difficoltà.
''L'Insugherata - racconta ancora Rutelli - non sembra quasi
Roma. E' il Gran Sasso, le Dolomiti e il Chianti insieme''.
L'area delle due riserve, in tutto un migliaio di ettari, è
infatti un polmone verde nel mezzo della città che custodisce
corsi d'acqua, boschi di sugheri e lecceti, castagni e farnie,
più tutta una fauna di ricci, talpe, istrici, moscardini,
gheppi, cuculi e anche la salamandrina dagli occhiali, specie
esclusiva italiana. Senza contare che lungo la Francigena si
''incontrano'' tesori come la Tomba di Nerone, la via Clodia, il
capolavoro di Raffaello di Villa Madama o l'ottocentesca Villa
Marranti. ''All'interno dell'Insugherata poi - conclude
Gubbiotti - ci sono anche aziende, che potranno arricchire il
percorso con fattorie didattiche e vendita di loro prodotti''.
(ANSAmed).
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ANSA/ Turismo: Riapre ingresso via Francigena a Roma
Dopo 20 anni,rivive cammino da Riserva Insugherata a Monte Mario