(dell'inviato Rodolfo Calò)
(ANSAmed) - ISMAILIA (EGITTO), 24 FEB - L'Autorità egiziana
che gestisce il canale di Suez ha mostrato alla missione
imprenditoriale italiana in Egitto i possibili settori di
investimento e le opportunità previste dal mega-progetto di
sviluppo di cui è perno il parziale raddoppio dalla strategica
via d'acqua. "Consideriamo il governo italiano, il popolo
italiano, i nostri partner, i nostri amici, i nostri fratelli e
lavoriamo insieme per lo sviluppo" dell'Egitto, ha detto il
presidente e direttore esecutivo della Suez Canal Authority,
l'ammiraglio Mohab Mohamed Mameesh, rivolgendosi a quasi 40
rappresentanti di grandi aziende italiane attive soprattutto del
settore delle infrastrutture. "Vi consideriamo amici, partner e
fratelli, fratelli mediterranei", ha fatto eco l'ambasciatore
d'Italia Maurizio Massari, a nome della delegazione. "La
comunità imprenditoriale italiana è molto interessata ad essere
parte attiva" nello "sviluppo dell'area del canale", ha
dichiarato l'ambasciatore.
La presentazione si è svolta nell'ambito di una "visita sul
campo" a Ismailia al termine dalla missione imprenditoriale.
Prima di una ricognizione su battelli nel nuovo tratto del
canale in costruzione, un video ha ricordato che fra gli
obiettivi del "Suez Canal area development project" (Scadp) c'è
quello di "sfruttare i flussi commerciali da Cina e sud-est
asiatico verso Europa" ed è prevista fra l'altro la
realizzazione di sei porti, di un'area industriale e di una
valle della tecnologia. Nel progetto ci sarà spazio per
infrastrutture, tlc, industrie di componentistica auto,
elettronica, petrolio e raffinazione, metallurgia leggera,
logistica, costruzione e riparazione di container,
cantieristica, mobili, tessile, vetro. Particolare enfasi viene
data all'acquacoltura. Fra gli incentivi, oltre alla posizione
strategica dell'hub, spiccano normative favorevoli e poca
burocrazia.
Circa il parziale raddoppio del Canale da 8,2 miliardi di
dollari, l'ammiraglio Mameesh ha confermato l'ambizioso
obiettivo posto dal presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi di
completare l'opera in un solo anno, ad agosto. Il nuovo canale
di 35 km è stato già scavato e si tratta ora di approfondirlo
per permettere il passaggio dei cargo più grandi: il tratto, che
affianca il vecchio all'altezza di Ismailia, è stato voluto per
eliminare il traffico alternato e ridurre cosi da 18 a 11 ore i
tempi di transito generando nel 2023 un quasi raddoppio dei
passaggi (dalle attuali 49 navi a 97) e un vertiginoso aumento
del 259% dei 5,3 miliardi di dollari annui. Aggiungendo
l'approfondimento e ampliamento di due tratti esistenti, la
letteralmente "faraonica" opera rappresenta un raddoppio di 72
dei 193 km dello strategico Canale scavato ad ovest della
penisola del Sinai nell'Ottocento per permettere la navigazione
dall'Europa all'Asia evitando di circumnavigare l'Africa.
(ANSAmed).
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Egitto: Canale di Suez a Italia, venite a investire qui
Capo autorità a imprenditori, "siete nostri fratelli"