(ANSAmed) - TUNISI, 16 GEN - Bus e metro di nuovo in
circolazione questa mattina a Tunisi e dintorni dopo quattro
giornate di sciopero selvaggio indetto dai sindacati di
categoria per protestare contro il mancato pagamento dei premi
di fine anno promessi ai lavoratori dal ministero dopo una
concertazione durata mesi. Enormi i disagi per gli utenti e le
perdite per l'azienda di trasporto pubblico (Transtu),
quantificabili in circa 210mila euro. Il governo aveva scelto la
linea dura arrivando a decidere una serie di misure eccezionali
tra cui la precettazione degli autisti in sciopero.
La vicenda ha visto anche l'intervento diretto del premier
tunisino Medhi Jomaa che ieri ha dichiarato illegale lo sciopero
e promesso punizioni per i dipendenti che vi hanno aderito. Il
capo del governo ha affermato che l'esecutivo si assume la piena
responsabilità dei negoziati in corso con i sindacati,
sottolineando di non poter accettare in alcun modo la pratica
degli scioperi selvaggi che paralizzano il paese.
I sindacati del trasporto pubblico spiegano che la ripresa
del lavoro nella giornata odierna è da considerarsi tecnicamente
"una tregua", adottata per preservare l'interesse dei cittadini,
ed hanno già annunciato nuovi scioperi per i 26, 27 e 28 gennaio
prossimi nel caso in cui le loro rivendicazioni non venissero
soddisfatte.(ANSAmed).
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Trasporti: Tunisia, sciopero sospeso nella Grand Tunis
Sindacati proclamano 'tregua', possibile ripresa a fine mese