(ANSAmed) - ROMA, 27 MAR - L'isola di Gavdos, un puntino
sulla mappa a sud di Creta e confine meridionale d'Europa, da
gennaio è diventata il nuovo approdo scelto dai trafficanti di
esseri umani per far sbarcare i migranti in arrivo dall'Africa.
Lo riferisce il Guardian citando i dati forniti dall'Agenzia
delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr): in tre mesi 1.186
egiziani, pakistani e bengalesi sono arrivati a Gavdos. Nello
stesso periodo dell'anno scorso c'erano stati "zero arrivi" sia
a Creta che nella minuscola isola sabbiosa identificata come il
sito della mitica Ogigia, dove Calipso tenne prigioniero Ulisse.
Il timore delle autorità greche è che questo triangolo di
dune che s'affaccia sul Mar Libico sia il nuovo accesso
all'Europa nei piani dei trafficanti che caricano persone in
fuga dall'Africa. Sull'isola vivono stabilmente circa 70
persone, quasi tutti anziani, d'estate arrivano i turisti
perlopiù in tenda, niente a che vedere che gli hotel di lusso e
le ville con piscina di Mykonos e Santorini. Non esistono
strutture di accoglienza per i migranti in arrivo dalla Libia.
A sorvegliare questo avamposto battuto dal vento c'è
l'agente di polizia Efsevios Daskalakis: "È incredibile. Più di
800 anime in pochi mesi sono sbarcate sulle nostre coste. Sono
soprattutto giovani, arrivano esausti dopo aver affrontato il
pericoloso viaggio di 180 chilometri dalla città portuale di
Tobruk. La prima cosa che fanno è chiamare il numero di
emergenza, poi vengo avvisato dalla centrale. Non c'è strada
quindi devo andare a recuperarli a piedi se il mare è troppo
mosso". La sindaca Lilian Stefanaki lancia l'allarme: "L'altro
fine settimana abbiamo avuto 150 persone arrivate dalla Libia su
tre barche sovraffollate. Siamo spinti al limite perché non ci
sono infrastrutture per ospitarli a Gavdos". (ANSAmed).
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Allarme della Grecia, l'Ogigia di Omero nuova meta dei migranti
Media: 'In migliaia a Gavdos, confine meridionale d'Europa'