(ANSAmed) - IL CAIRO, 19 FEB - I prezzi nei negozi del Cairo
aumentano di giorno in giorno e, per far fronte all'inflazione
galoppante, c'è chi fa scorte di generi di prima necessità. Lo
scrive la versione settimanale di Ahram online, osservando che
l'aumento dei prezzi spinge all'accumulo di scorte sia
commercianti che privati cittadini, almeno quelli che hanno
abbastanza soldi per acquistare più del fabbisogno quotidiano.
Con i prezzi delle materie prime in rialzo fino al 50%
dall'inizio dell'anno, gli egiziani stanno cambiando i loro
modelli di consumo, ricorrendo anche all'accaparramento di beni
di prima necessità - riso, zucchero, farina e olio da cucina -
nel tentativo di dribblare rialzi ormai su base quasi
settimanale e talvolta giornaliera.
La sterlina sembra rimanere abbastanza stabile nel cambio
ufficiale, ma sul mercato nero crolla di giorno in giorno negli
scambi con euro e dollaro. Mentre ufficialmente il commercio è
intorno a 30 sterline per un dollaro, il tasso di mercato
parallelo per la sterlina ha oscillato nelle ultime settimane
tra 50 e 70.
"Il mese sacro del Ramadan si sta avvicinando", dice Iman,
una donna di mezza età in fila al supermercato per pagare le
grandi quantità di riso, pasta e farina che ha comprato. "Sono
preoccupata per l'aumento dei prezzi e per la mia incapacità di
fornire cibo a sufficienza per i miei figli".
Dietro a lei in fila alla cassa c'è Naglaa, sulla
sessantina, con un sacchetto di riso, olio da cucina e
spaghetti. "Non posso permettermi di comprarne di più." Sono
consapevole che i prezzi sono in costante aumento, ma non posso
acquistare più del mio fabbisogno quotidiano. Non posso spendere
tutti i soldi che ho e non risparmiare nulla per le emergenze".
Anche i commercianti di prodotti alimentari stanno cambiando
i loro comportamenti. "Il mio capitale è misurato dai beni che
ho, non dai soldi che ho in tasca", ha detto ad Al-Ahram Weekly
Am Gaber. "Se continuo a vendere beni ai vecchi prezzi, non
otterrò alcun profitto". Mentre ufficialmente il commercio è
intorno a 30 sterline per un dollaro, il tasso di mercato
parallelo per la sterlina ha oscillato nelle ultime settimane
tra 50 e 70.
L'aumento della domanda di beni e le pratiche di accumulo
riflettono la paura e l'ansia per l'aumento dei prezzi, ha detto
ad Ahram Weekly l'economista Ali Abdel-Raouf Al-Idrissi. Ciò
esercita una pressione sul mercato e influisce negativamente
sull'intera economia, ha spiegato Al-Idrissi.
"Ciò complica anche la corretta stima dei bisogni del
mercato, esercita pressione sul governo affinché soddisfi tali
bisogni e, in definitiva, contribuisce a un'impennata dei
prezzi", ha osservato.
"Con l'aumento dei prezzi, le persone si sono spostate verso
il risparmio, cambiando le proprie abitudini di consumo e
pensandoci due volte prima di effettuare qualsiasi acquisto", ha
affermato Hoda Zakaria, professoressa di sociologia politica.
Zakaria è soddisfatta della decisione del presidente
Abdel-Fattah Al-Sisi di aumentare salari e pensioni, un passo
che, secondo lei, darà alle persone un certo margine di manovra.
Al-Sisi ha annunciato il 7 febbraio che 180 miliardi di sterline
saranno stanziati per aumentare salari, pensioni ed estendere le
esenzioni fiscali ai gruppi vulnerabili.
Al-Idrissi ha affermato che la comprensione da parte della
gente dell'aumento dei costi, che ha portato a un cambiamento
nei modelli di consumo, richiede passi tangibili da parte del
governo.
"Inviare messaggi rassicuranti sulla stabilità non è coerente
con l'affrontare una crisi dello zucchero", ha affermato,
aggiungendo che assicurarsi che le materie prime siano
disponibili è l'unico modo per calmare le persone e prevenire
l'accaparramento. (ANSAmed).
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In Egitto morde la crisi e c'è chi fa scorta di zucchero e olio
Prezzi in continuo aumento, sterlina crolla al mercato nero