(ANSAmed) - TUNISI, 22 GEN - Il burnus è un lungo mantello di
lana, senza maniche, con cappuccio a punta, di antica origine
berbera. Tipico delle popolazioni berbere, il noto filosofo
Ibn-Khaldoun chiamava i berberi in arabo asḥaab al-baraanis,
(gli amici del burnus), ovvero "coloro che indossano il
burnus", questo abito viene ancora indossato un po' ovunque in
inverno nel Nord Africa. Il nome burnus potrebbe derivare dal
latino "burrus" che designa un mantello di colore bruno. "Il
paese dei berberi inizia dove gli uomini indossano il burnus e
finisce dove la gente non mangia il couscous", diceva ancora Ibn
Khaldoun per identificare il Maghreb.
Il burnus è un indumento carico di simboli, indossarlo bene è
un'arte e chi lo possiede deve saperlo indossare e rispettarlo,
dicono gli anziani tunisini, per i quali esso deve mostrare
sobrietà e maturità; burnus è sinonimo di pace, purezza,
saggezza, autorità ed equilibrio. Questo indumento, molto
popolare nel Maghreb, è tessuto in un unico pezzo, presenta una
treccia che chiude il cappuccio e un'ampia striscia di tessuto
che unisce i due fianchi all'altezza del petto. Abito per tutti
i giorni, il burnus è anche un indumento cerimoniale. Durante le
celebrazioni del matrimonio o della circoncisione, gli uomini
mostravano con orgoglio i loro burnus bianchi. Ha radici
profonde nella storia tunisina, rappresentando una fusione di
tradizioni arabe, berbere e ottomane.
"Si tratta di un patrimonio lasciato in eredità dai nostri
antenati, un tesoro inestimabile che dobbiamo salvaguardare e
proteggere", dice un venditore di abiti tradizionali della
Medina di Tunisi. "È uno degli abiti tradizionali più apprezzati
nel nostro Paese, riflette l'autenticità della nostra identità e
l'attaccamento ai valori sociali e culturali".
Ma il burnus non è solo simbolo di identità culturale, (vedi
la kachabya in Algeria) ma anche una difesa contro le rigide
temperature invernali. Il suo design intricato e la varietà di
colori rispecchiano la ricchezza della cultura locale, mentre i
dettagli artigianali testimoniano l'abilità dei tessitori
tunisini. La produzione del burnus coinvolge spesso abili
artigiani locali, mantenendo vive le tradizioni di tessitura e
produzione. Questo non solo preserva l'artigianato locale, ma
contribuisce anche all'economia sostenibile della comunità.
(ANSAmed).
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Il Burnus tunisino, un abito tra tradizione e funzionalità
Il suo uso è diffuso in tutto il Nord Africa