(di Hassen Houicha)
(ANSA) - ALGERI, 11 GEN - In Algeria con l'arrivo di ogni
stagione fredda si diffonde l'uso della Kachabya, un vestito
tradizionale che ancora resiste alle tendenze della moda,
soprattutto nelle freddissime province dell'entroterra del Paese
nordafricano.
La Kachabya è un cappotto da uomo fatto di lana di pecora o
di pelo di cammello, ma viene filato principalmente dalle mani
delle donne, di solito con metodi tradizionali.
Le fasi della lavorazione della Kachabya iniziano con la
selezione, la purificazione e il lavaggio della lana o del pelo
di cammello, quindi l'asciugatura e la filatura per estrarre i
fili tessili, seguiti dalla tessitura e dalla tintura in colori
prevalentemente neri, bianchi e marroni.
La caratteristica di questo costume tradizionale è quella di
respingere il freddo in inverno e di proteggere dal vento. È
anche legato alla lotta algerina contro il colonialismo
francese, in particolare durante la Rivoluzione di Liberazione
(1954-62), in quanto era l'abbigliamento indossato dai
rivoluzionari nelle città, nelle montagne e nei villaggi, ed era
anche un nascondiglio di armi con cui venivano condotte le
operazioni di guerriglia contro le forze coloniali.
Nel famosissimo film La battaglia di Algeri, del regista
italiano Gillo Pontecorvo, uno dei rivoluzionari appare nei
viali della Casbah, la Medina ottomana della capitale,
indossando una kachabya e nascondendo sotto di sé una
mitragliatrice, per poi aprire il fuoco su un gruppo di persone
classificate come traditori della rivoluzione.
Questo costume è fiorito nelle province dell'entroterra, o
della cosiddetta "steppa", caratterizzate dalla diffusione su
larga scala dell'attività pastorale, ma è stato addirittura
trasferito in Europa, in particolare in Francia, attraverso gli
immigrati algerini e dei loro figli.
In effetti, è diventato molto comune vedere questo abito
anche nelle grandi città e nei quartieri più lussuosi
dell'Algeria, resistendo così alle tendenze della moda.
Anche molti commercianti, in particolare ambulanti e
venditori di bestiame, indossano la kachabya quando viaggiano
tra città e province.
Per Moussa, un venditore che ANSAmed ha incontrato nel suo
negozio nel centro di Djelfa, 300 chilometri a sud della
capitale Algeri, la domanda di Kachabya rimane forte fra tutte
le categorie della popolazione e non si limita agli anziani.
"Anche i giovani e gli adolescenti comprano la Kachabya. È il
tradizionale scudo invernale che simboleggia l'identità algerina
e che resiste ancora alle tendenze e alle mode moderne", ha
detto ancora il commerciante.
Moussa ha spiegato che le vendite aumentano soprattutto da
metà novembre a fine marzo di ogni anno, periodo che coincide
con la stagione fredda nel nord dell'Algeria.
Per quanto riguarda i prezzi, Moussa precisa che oscillano
tra i 30.000 e i 160.000 dinari (da 200 a 1.100 euro), in base
alla qualità della lana e del pelo di cammello utilizzati.
(ANSA).
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La Kachabya in Algeria, scudo invernale che sfida la moda
Abbigliamento maschile tradizionale a prezzi fino a 1.100 euro