(ANSA) - TUNISI, 11 DIC - Eï un nome che ai non addetti ai
lavori potrà probabilmente dire poco. Ma l'eclettico Maestro
Philippe Leon, nato e vissuto a La Goulette in Tunisia fino
all'età di 14 anni, ha scritto centinaia di canzoni per i più
grandi artisti italiani. Da Mina a Celentano, dalla Bertè a
Patty Pravo. Eï suo, tra gli altri, il brano "Come la luna",
pubblicato nell'ultimo album di Mina "Ti amo come un pazzo". La
Goulette dorata degli anni '60, sapientemente descritta con un
pizzico di nostalgia da Yassine Redissi nel film "Je reviendrai
là-bas", in omaggio al cantante ebreo franco-tunisino Henri
Tibi, gli è rimasta nel cuore e lo ha marchiato indelebilmente
con quel miscuglio di suoni, sapori e odori tipici di un luogo
in cui hanno convissuto tunisini, francesi, maltesi, italiani,
descritto da molti come esempio di comunione e vicinanza tra
comunità diverse.
In molte sue composizioni il Maestro, che ha scritto per
oltre 50 artisti, ha inserito, con sapienza, melodie
arabeggianti come soltanto chi ha vissuto in questa parte del
mondo riesce a fare perché parte innata del proprio Dna
musicale. E proprio in Tunisia, punto di partenza di una lunga e
versatile carriera artistica, Philippe Leon vuole tornare ad
esibirsi con il suo ultimo progetto, la "Banda Leon", gruppo di
artisti che non opera soltanto nel campo della musica ma che si
muove in tutte le varie forme di arte e spettacolo. La Banda
Leon - spiega il 65enne autore all'ANSA - é una sorta di
famiglia allargata, dove ciascun artista propone le performance
artistiche nelle quali eccelle. Non solo cantanti e musicisti,
ma anche cabarettisti, imitatori, ballerini. Ed a completare la
formazione anche maestri dell'arte figurativa e della scultura.
Insomma una squadra composta da artisti di tutte le discipline.
E' l'ultima evoluzione della sua passione per la musica e per
l'arte, in particolare pittura e scultura, di cui fanno parte al
momento Fabio Colasante, pittore e compositore di musica
elettronica, e Linda Edelhoff, scultrice e cantautrice. I
concerti della Banda Leon sono spettacoli coinvolgenti, in cui
le note si mescolano con proiezioni visive, trasportando il
pubblico in un mondo di emozioni e immagini suggestive. Questa
nuova forma di espressione artistica è il risultato di anni di
lavoro e ricerca da parte di Leon, che continua a sorprendere e
a innovare nel panorama musicale italiano.
Il Maestro vuol far conoscere la sua Banda non soltanto in
Italia ma anche fuori dai confini nazionali. E la Tunisia, viste
le sue origini, non può non essere una delle tappe del suo
prossimo tour. "Verrò in Tunisia la prossima estate perché ho il
desiderio di rivederla e riviverla, anche se so che sarà molto
cambiata in tutti questi anni. E ci verrò con la mia Banda,
magari al Festival Internazionale di Cartagine o di Hammamet",
ha promesso l'artista il cui ultimo singolo, "Jïai peur",
viaggio emotivo tra amore e incertezza, uscito nei giorni scorsi
e cantato in francese, sta già riscuotendo in Italia un grande
successo, con la speranza che possa divenire una hit
internazionale. Leon, padre italiano e madre francese, è simbolo
di eclettismo e di integrazione tra le diverse forme d'arte e ha
dimostrato nel tempo che la sua creatività non conosce limiti.
Recentemente ha anche ricevuto da un noto network televisivo
l'incarico di comporre e realizzare musiche per bambini, compito
che lo inorgoglisce parecchio, confida. (ANSA).
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Philippe Leon, l'italiano de La Goulette autore per Mina e Celentano
Ha scritto centinaia di canzoni per i più grandi artisti italiani ed ora lancia la sua Banda