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Marrakech, party da 7 milioni per la festa della Mamounia

L'hotel spegne 100 candeline con oltre 2mila invitati e Mika accende la soirée

Redazione Ansa

(di Olga Piscitelli)

MARRAKECH, 10 OTT - Oltre 2 mila invitati e una festa di compleanno all'altezza della fama di uno degli hotel più referenziati del mondo. La Mamounia ha spento 100 candeline con un tributo a Marrakech, la città cui è legata la fama della struttura e che a sua volta la Mamounia ha contribuito a far crescere di notorietà. C'è profumo di stelle fin dai primi istanti del party che sabato sera ha illuminato il cielo di fuochi d'artificio e droni luminosi. Tra abiti firmati e gioielli di lusso, scorreva champagne e gioia di vivere nei giardini settecenteschi, regalati dal sultano alaouita Mohammed Ben Abdallah come dono di nozze al figlio. Gli oltre 13 ettari di uliveto e frutteto hanno fatto da quinta allo spettacolo da circa 7 milioni di euro organizzato per commemorare il secolo di grandeur del palazzo amato tra gli altri da Churchill e da Hitchcock. C'erano gli stilisti di Marrakech, e tra i molti anche l'italiano Romeo Gigli, gli attori (Francois Clouzet, tra i pochi senza smoking d'ordinanza), gli chef stellati come Francois Bento, gli imprenditori habitué dell'hotel arrivati da tutto il mondo. Il party cade dopo tre giorni di festeggiamenti e cene dedicate all'anniversario. Il clou dello spettacolo è sul palco costruito sulla piscina dell'hotel. Dopo la danza di figure del coreografo Sadek Berrabah, tocca a Mika, che concede al pubblico in abito da gran sera una 'Underwater' accompagnato dall'orchestra del Marocco. Poi, tra 'Grace Kelly', 'Relax', 'Take it easy' e 'Happy ending' il successo è assicurato con le gran dame in lungo che seguono la pop star libanese in un karaoke liberatorio. La torta di compleanno è firmata dalla star dei pasticceri di Francia, Pierre Hermé, e arriva subito dopo il concerto, poco prima dei fuochi d'artificio che accendono la notte di Marrakech. Gli irriducibili, papillon sciolto e tacchi sotto braccio, resistono fino alle 4 del mattino, quando l'alba porta in città i banchieri del pianeta: è già un altro giorno, cala il sipario e il tintinnio dei bicchieri della festa lascia il posto a quello delle chiavi dell'hotel.

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