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Transgender chiede cambio stato civile, scoppia il caso in Tunisia

Ahmed El Tounsi vittima di minacce dopo la sua apparizione in Tv

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 26 MAG - Fa discutere in Tunisia il caso di Ahmed El Tounsi, un transgender che si è visto rigettare dal tribunale di Tunisi la richiesta di cambio di stato civile da femminile a maschile, nonché del proprio nome da Sarah ad Ahmed. Ahmed, dopo il no dei giudici, è stato ospite di una trasmissione del canale televisivo privato Attessia, durante il quale ha parlato apertamente della sua vicenda personale. La sua apparizione in tv non è piaciuta a tutti e anzi ha infastidito molti: da quel giorno Ahmed è stato bersaglio di pressioni e minacce, addirittura da parte dei suoi coinquilini che hanno chiesto al proprietario del suo appartamento di sfrattarlo, come ha raccontato lui stesso al media locale Business News.

L'associazione tunisina a tutela dei diritti Lgbtq+, Shams, ha denunciato il suo caso, sostenendo che Ahmed sarà costretto a lasciare la Tunisia per le troppe pressioni e minacce di cui è oggetto. Secondo alcuni osservatori, sotto accusa ci sarebbe anche il modo in cui la problematica è stata presentata all'opinione pubblica durante la trasmissione, quando Ahmed, 38 anni, ha raccontato la sua storia: nel 2010, il giovane non si sentiva a suo agio nel suo corpo di donna e così, all'età di 25 anni ha preso la decisione di iniziare la sua transizione.

Quattro anni dopo, la sua prima operazione chirurgica. Decisione accolta male dalla sua famiglia, ad eccezione della madre che lo ha sempre sostenuto. Dunque ha proseguito la sua battaglia personale fino al deposito di una domanda di cambio di sesso al giudice nel gennaio 2023, ma il tribunale di primo grado di Tunisi ha ritenuto che tale richiesta non potesse essere trattata come un caso di cambio di genere, a causa della mancanza di un quadro giuridico adeguato. Il caso è stato classificato prima come divorzio, poi come caso di parentela dal tribunale, decisioni che hanno profondamente deluso Ahmed, che ha annunciato di voler fare appello.

La decisione del tribunale si è basata sulla "mancanza di un motivo medico" in merito al cambio di genere in Tunisia, un approccio che solleva nell'opinione pubblica interrogativi sui diritti delle persone transgender nel Paese nordafricano. Gli attivisti per i diritti Lgbtq+ nel Paese chiedono da tempo una riforma legislativa che consenta alle persone transgender di cambiare ufficialmente genere e nome, sulla base di criteri medici e psicologici certi. Chiedono inoltre una maggiore consapevolezza sociale per promuovere una maggiore comprensione e accettazione delle persone transgender.

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