(di Hassen Houicha)
(ANSAmed) - ALGERI, 25 MAG - I numerosi ingorghi ad Algeri,
oltre ad essere un tormento per gli automobilisti, sono divenuti
un'opportunità per migranti africani di guadagnare qualche
dinaro chiedendo l'elemosina.
Uno dei maggiori problemi che affliggono la capitale algerina
è infatti il traffico paralizzante, soprattutto agli ingressi da
tutte le direzioni: secondo dati ufficiali del governo, ogni
giorno più di un milione di auto si ammassano per strade della
capitale del Paese nordafricano.
Da anni, è ormai notevole la presenza di immigrati
provenienti da Paesi africani, soprattutto dalla regione del
Sahel, su tratti di strada che quotidianamente sono teatro di
ingorghi nelle principali città algerine.
Dopo anni di instabilità nella regione e soprattutto in
seguito all'intervento militare francese in Mali nel 2013,
migliaia di migranti provenienti dai Paesi del Sahel si sono
riversati in Algeria, tra cui intere famiglie, bambini, donne ed
anziani.
Questi migranti sono spesso chiamati "sadaqa sadaqa"
("elemosina, elemosina") con riferimento all'espressione che più
frequentemente usano nell'approcciare gli automobilisti negli
ingorghi.
Mentre alcuni di loro offrono servizi agli automobilisti
pulendo parabrezza e finestrini con acqua e sapone liquido o
vendendo fazzoletti di carta, molti trovano una fonte di
sostentamento nelle code delle auto attraverso l'accattonaggio.
I migranti spesso "negoziano" con gli automobilisti prima di
ottenere qualche dinaro, soprattutto perché la maggior parte di
loro ora parla arabo o il dialetto algerino locale.
Rihanna, 21 anni, nigerina, incontrata nel quartiere di El
Hamiz, nella periferia orientale di Algeri, ha raccontato ad
ANSAmed che per lei e per suoi connazionali gli ingorghi sono
diventati una fonte di speranza di guadagnare denaro.
"La vita è molto difficile nel mio Paese, che soffre di
povertà, siccità, mancanza di risorse e sicurezza instabile", ha
raccontato Rihanna, che non ha voluto fornire il proprio
cognome. "Sono arrivata in Algeria nel 2021 con i componenti
della mia famiglia, e questi ingorghi ci aiutano a trovare
denaro per vivere", ha detto la giovane. "Alcune persone ci
danno quello che possono, ma altre tengono i finestrini delle
macchine chiusi", ha aggiunto Rihanna.
"Mentre gli automobilisti si lamentano degli ingorghi, noi li
vediamo sotto una luce diversa, perché è proprio grazie a queste
code di macchine che ci procuriamo il nostro sostentamento
quotidiano", ha detto ancora la nigerina..
Negli ultimi anni migliaia di migranti africani sono stati
rimpatriati, in particolare in Mali e Niger, e le autorità di
Algeri affermano che queste operazioni sono state condotte nel
rispetto dei diritti umani e in accordo con i governi di Bamako
e Niamey. (ANSAmed).
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Gli ingorghi di Algeri diventano una speranza per i migranti
Il fenomeno dell'accattonaggio degli 'elemosina-elemosina'