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Sulla riva del mare di Gaza, tanta voglia di teatro

Nel caffè di Hanaa al-Ghoul si offrono svago e cultura

Redazione Ansa

(di Sami al-Ajrami)

TEL AVIV - Una donna dei nostri giorni è proiettata in un futuro non troppo lontano, eppure ha grandi difficoltà a dialogare con due persone che le vengono incontro. Perché esse - lo si saprà in seguito - hanno un chip impiantato nel cranio. Come tutti, del resto, di quanti vivranno nella loro sviluppata società. Questo barlume di fantascienza viene elaborato in una pièce teatrale della regista Hanaa al-Ghoul di cui in questi giorni si svolgono le prove a Gaza. L'edificio non è dei più imponenti: si tratta infatti di un modesto caffè, sulla spiaggia di Gaza. Il biglietto di ingresso costa l'equivalente di 50 centesimi di euro. Gli adulti seguono lo spettacolo mentre a breve distanza i figli si divertono nell'acqua. E su di tutto prevale una grande voglia di teatro.

Gli oltre due milioni di abitanti di Gaza hanno un solo teatro degno di questo nome: il Rashad a-Shawa. Ma anche così la stagione teatrale della Striscia è quasi inesistente. Scuole di recitazione non esistono. Inoltre in ossequio ai concetti di tradizionalismo, i temi degli spettacoli sono molto selezionati, la platea è suddivisa fra uomini e donne, e la oscurità in sala è vietata.

Tutto ciò non ha tuttavia piegato la volontà della regista al-Ghoul di avvicinare la sua gente al teatro. Sulla spiaggia di Gaza ha ottenuto dal municipio la licenza per attivare un caffè che è stato ammobiliato con mezzi di fortuna, recuperando legna dal magazzino del ministero della Sanità e piastrelle ottenute in regalo da un sostenitore. All'occasione anche vecchi pneumatici possono fungere da sedili.

Il posto - sostenuto dal Ministero dell'Istruzione e chiamato 'Il mare è nostro' - è a disposizione anche di altre iniziative: a volte ci sono spettacoli musicali, e anche mostre di artigianato o di pittura.

L'attrice principale dello spettacolo 'Fra presente e futuro' è Kamilia Fadel. Anche se ha alle spalle una esperienza notevole rileva che per le donne a Gaza non è facile esibirsi in pubblico. Nel suo caso ha beneficiato del sostegno del marito e ha potuto contagiare anche i due figli con l'amore per il teatro. Ma anche sul palco ci sono regole che non vanno ignorate: fra queste, il divieto di alcun contatto fisico fra gli attori. E il linguaggio non deve mai essere abusivo. Anche il suo collega Mohammed Owaja (lui è un uomo 'del futuro' con cui Kamilia fatica a dialogare) è un entusiasta del teatro.

"Penso - afferma - che le autorità debbano investire molto di più. E' in gioco la nostra cultura".

Nel piccolo caffè in riva al mare le prove volgono ormai al termine. A giugno inizierà infatti la stagione balneare che, in questo caso, coinciderà in pieno con la sua idealistica 'stagione teatrale'. Questo per Hanaa al-Ghoul è per ora "il presente" del suo palcoscenico. Quanto al "futuro", è sempre lecito sognare.

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