(di Paolo Paluzzi)
(ANSAmed) - TUNISI, 15 MAG - Si è da poco concluso sulle
alture del monte Semmama, nel governatorato di Kasserine, nella
Tunisia centro occidentale, un originale festival che celebra la
cultura dei pastori nomadi in una delle regioni più
marginalizzate del Paese. Ad organizzarlo come ogni anno il
poeta e attivista culturale Adnan Helali, che nel 2018 ha
fondato qui, grazie anche ad aiuti internazionali, un centro
culturale dedicato ai bambini e ragazzi come luogo di incontro
di artisti e artigiani.
Il "Festival dei pastori" di Semmama celebra la cultura e le
tradizioni dei pastori della regione, che svolgono un ruolo
importante nell'economia e nello stile di vita locali. Nel corso
dell'evento è stata presentata una serie di spettacoli di musica
tradizionale e di danza, dimostrazioni di artigianato e gare di
tosatura delle pecore, ma anche una serie di attività educative,
come laboratori sull'agricoltura sostenibile, la protezione
dell'ambiente e il riciclo creativo di materiali usati.
In questo contesto si inquadra la partecipazione di Indinya
(Nella vita), una start-up a vocazione ecologica con sede a La
Marsa, che grazie al suo fondatore Simone Signoretta, ha tenuto
a Semmama una serie di laboratori dimostrativi sul recupero
artistico degli oggetti usati. "Mi definisco un pastore designer
che arriva dalle Serre calabresi - dice Signoretta - ho
conosciuto Adnen in occasione di una manifestazione ecologica ed
è nata tra noi una bella amicizia. Tempo fa mi ha proposto di
fornire degli imballaggi ecologici per i prodotti del suo centro
culturale, ho accettato la sfida e quest'anno ho fatto parte
della squadra della sua Festa dei pastori à Djebel Semmama.
Abbiamo così insegnato agli abitanti del posto come creare
imballaggi attrattivi a partire delle numerose bottiglie
gettate nei rifiuti". Azioni del resto abituali per Indinya, che
sin dalla sua nascita supporta attività sociali, culturali ed
ecologiche. Indinya produce tra l'altro, sempre da materiali di
scarto, candele, profumi d'ambiente e oggetti d'arte
(www.indinya.com)
A Djebel Semmama anche una delegazione della Svizzera di
lingua italiana guidata da Piera Gianotti Rosenberg, personaggio
che concilia le capre e il teatro, la quale ha portato in scena
la sua versione in francese dello spettacolo "Genealogie
caprine", che racconta della sua famiglia e del suo gregge.
Questo interessante evento si è svolto infatti nell'ambito del
progetto Tacir, sostenuto dalla Svizzera e realizzato da Amaviin
collaborazione con il Centro Culturale Semmama (Ccam) e il
Centro culturale Cirta per la cultura e i giovani di Kef.
(ANSAmed).
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In Tunisia, a Semmama, la pastorizia si mescola all'ecologia
Sulle alture di Kasserine l'undicesima "Festa dei pastori"