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Il Ramadan in nave per gli sfollati del sisma in Turchia

A Iskenderun quasi mille persone ospitate sulla 'Msc Aurelia'

Redazione Ansa

ISTANBUL - Solitamente trasporta turisti diretti in varie destinazioni di vacanza sulle coste del Mediterraneo ma da febbraio la nave 'Aurelia', della compagnia Msc, è diventata un rifugio per quasi mille sfollati dopo il terremoto del 6 febbraio in Turchia. Da oltre un mese l'imbarcazione è ancorata al porto di Iskenderun (Alessandretta) in provincia di Hatay, tra le più colpite dal sisma che si è abbattuto sul sud est anatolico. "Le famiglie delle vittime del terremoto trascorreranno il ramadan su questa nave", ha fatto sapere alla stampa locale Necati Mursitolu, della compagnia di trasporti turca Medlog, tra i gruppi ora presenti sull'Aurelia per coordinare gli aiuti.

A partire da giovedì scorso, quando è iniziato il mese sacro per l'Islam, viene infatti servito nei locali dell'imbarcazione il pasto in occasione dell'iftar, il momento della giornata in cui, dopo la preghiera del tramonto, i fedeli musulmani rompono il digiuno diurno che osservano quotidianamente. Poco prima della preghiera dell'alba viene invece celebrata sulla nave la cerimonia del sahur, durante la quale i fedeli mangiano per l'ultima volta prima che sorga il sole per poi astenersi da cibo e acqua fino al tramonto. In alcuni spazi chi osserva la tradizione musulmana si riunisce per la preghiera collettiva. "Si tratta di un grande conforto in questi giorni davvero difficili", dice uno degli sfollati che si trova sull'Aurelia durante un'intervista con una televisione locale.

Partita da Napoli il 16 febbraio, a dieci giorni dal sisma, la nave è arrivata a Iskenderun quattro giorni dopo carica di aiuti di vario tipo, tra cui cibo, vestiti, prodotti per l'igiene e medicinali. L'iniziativa è stata coordinata dal Gruppo Msc e Msc Foundation in collaborazione con la Fondazione Francesca Rava Nph Italia Onlus, le autorità turche, il Ministero degli Esteri Italiano e il Vaticano. L'Aurelia offre ospitalità a 906 persone, tante quanti sono i posti letto disponibili nell'imbarcazione, ed è previsto che resti a Iskenderun fino alla fine di aprile. Non si tratta di uno spazio solo per mangiare e dormire. Oltre alle celebrazioni per il Ramadan in corso, sull'imbarcazione vengono organizzate attività ricreative, soprattutto per i bambini che possono partecipare anche a sessioni di psicoterapia per aiutarli a superare il trauma del terremoto. Lo stesso accade sulla 'Gemini', un'altra nave da crociera solitamente impiegata per trasportare turisti dalla costa turca alle isole greche durante le vacanze estive ma da febbraio ancorata sempre al porto di Iskenderun e utilizzata per dare ospitalità agli sfollati. Oltre a un ristorante e un'infermeria, i locali dell'imbarcazione offrono anche un cinema, una biblioteca e un barbiere per i 1.250 sfollati, tra cui oltre 200 bambini, che si trovano ospitati in questo momento sulla nave.

Secondo le Nazioni Unite, circa 2 milioni di persone nel sud est anatolico vivono da quasi due mesi in tendopoli o container dopo essersi ritrovate senza casa in seguito al terremoto che, secondo gli ultimi dati di Ankara ha ucciso oltre 50mila persone nella sola Turchia. Il bilancio non è ancora definitivo ma per il momento arriva a oltre 57mila vittime in totale considerando anche chi ha perso la vita a causa del sisma nelle regioni colpite del nord della Siria.

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