(di Filippo Cicciù)
(ANSAmed) - ISTANBUL, 15 MAR - "Appena atterrata in Turchia
ho provato una strana sensazione, come se qui potessi davvero
respirare a pieni polmoni, qualcosa che non provavo da oltre un
anno, da quando è iniziata la guerra mi sento soffocata". Dasha
ha 19 anni e studia letteratura in un'università di Mosca. Si
trova a Istanbul in vacanza e, dopo essere rimasta colpita dai
titoli esposti in vetrina, ha deciso di visitare 'Black
Mustache', una libreria fondata da dissidenti fuggiti dalla
Russia del presidente Vladimir Putin che ha aperto in ottobre a
Kadikoy, un quartiere sulla sponda anatolica del Bosforo.
"Non posso andare in un negozio come questo a Mosca perché
non ne esistono più e non ho nemmeno la possibilità di sfogliare
libri scritti da autori ufficialmente definiti 'agenti politici
di Paesi stranieri' o su altri argomenti come la guerra o la
cultura Lgbti. Sono presenti in alcune librerie ma sigillati e
segnalati. Per questo quando sono entrata in questo negozio e ho
visto questa ho deciso di comprarla immediatamente".
Mostra una borsetta di tela con la scritta "Sex is good but
Putin's death is better". Dice che quando tornerà a Mosca la
indosserà ma sarà costretta a tenere il lato con la scritta
nascosto, "non esposto, perché francamente non ho voglia di
passare un paio di giorni in prigione". Oltre ad un accurata
selezione di libri su design, architettura, arte, moda, cinema e
fotografia, 'Black Mustache' vende anche oggetti con chiari
messaggi politici, come la borsetta comprata dalla studentessa.
"Per noi è molto importante esprimere le nostre opinioni", dice
Sasha, stilista 34enne di San Pietroburgo che ha fondato la
libreria insieme a suo marito Oleg, già al lavoro nel mondo
dell'editoria e dell'arte in Russia, dopo che la coppia è
arrivata a Istanbul nelle settimane successive all'invasione.
"Il giorno dell'inizio della guerra non volevo crederci, pensavo
si trattasse di uno scherzo. I miei colleghi avevano paura di
dire come la pensavano e gli unici che si esprimevano dicevano
che Putin aveva ragione. Chiedevo 'perché?' e non sapevano cosa
rispondere. Mi sentivo male, come se mi fosse caduta addosso una
pietra. Il giorno dopo stavo prendendo una lezione di guida e
l'istruttore mi ha chiesto perché sembrassi così nervosa. 'A
causa della guerra', ho risposto e lui mi ha detto 'non ti
preoccupare, tra 10 giorni prenderemo il controllo
dell'Ucraina'. I russi ordinari sono così, ripetono soltanto
quello che sentono alla tv, non vogliono pensare davvero a
quello che sta accadendo".
La decisione di partire è arrivata poco dopo, quando Dmitrij
Medvedev - ex premier e capo di Stato, ora vice presidente del
Consiglio di sicurezza della Federazione - ha detto che
l'esclusione della Russia dal Consiglio d'Europa, a causa della
guerra, sarebbe potuta diventare un'opportunità per togliere la
moratoria sulla pena di morte. "In quel momento abbiamo capito
che dovevamo andarcene, se fossimo restati avremmo manifestato e
saremmo finiti in prigione. Nostra figlia di 11 anni sarebbe
rimasta con i miei genitori che si bevono tutta la propaganda.
Dopo la partenza ho provato a parlare con loro ma non siamo
riusciti, ora non ci provo nemmeno più perché non rispondono",
dice Sasha mentre accoglie una donna italiana che cerca libri
sulla mitologia. In pochi mesi di attività, 'Black Mustache' è
diventato un punto di riferimento per l'editoria a Istanbul,
vende libri in russo, turco e inglese e la clientela è formata
da non solo da turchi o russi ma anche da molti stranieri che
vivono o passano per la città sul Bosforo. "Da una parte vivi la
tua vita di tutti i giorni, segui le tue lezioni all'università
ma allo stesso tempo hai la sensazione che il mondo attorno si
stia sgretolando e da un momento all'altro tutto possa
scomparire", dice Maria, un'altra studentessa universitaria
russa in vacanza a Istanbul che ha deciso di visitare 'Black
Mustache' dopo averne sentito parlare da membri della comunità
dei russi che hanno lasciato il loro Paese e si sono rifugiati
in Turchia. (ANSAmed).
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La libreria artistica dei dissidenti russi a Istanbul
Fuggiti dopo la guerra, 'Black Mustache' ha un grande successo