Rubriche

A tutta velocità nel deserto, Dakar sbarca in Arabia Saudita

550 piloti da tutto il mondo sfidano le dune,c'è anche Alonso

Redazione Ansa

(ANSAmed) - Napoli, 7 gen - Il campione del mondo di Formula Uno Alonso sdraiato sulla sabbia del deserto a riparare la propria auto, il campione del mondo di rally Carlos Sainz ricoperto di sabbia per lottare contro la star araba dei motori Nasser Al Attiyah. Sono tante le sfide che stanno andando in scena in Arabia Saudita che quest'anno ospita per la prima volta il rally Dakar che per cinque anni ha scelto il segno come sua casa.

La celebre competizione per auto, moto e camion è diventata famosa nelle leggendarie tappe da Parigi a Dakar ma ormai da anni sta esplorando altre zone del mondo e, dopo l'edizione 2019 in Perù, tocca al deserto dell'Arabia Saudita, con 12 tappe sulle dune del durissimo deserto di Rub' al Khali, per oltre 9.000 chilometri di sfide a tutta velocità, ma anche di problemi tecnici da risolvere per i piloti. Lo spettacolo della Dakar è anche questo, come dimostrato da Fernando Alonso, l'ex campione del mondo di Formula Uno, che nella tappa di ieri ha riparato insieme al suo compagno i guasti causati da una pietra presa in pieno nel deserto. In tutto sono 550 i piloti che partecipano alla Dakar di quest'anno e arrivano da 62 Paesi.

Oltre alla sabbia e alla velocità delle auto, c'è però la storia di una gara che toccherà alcuni dei siti archeologici e delle attrazioni turistiche dell'Arabia saudita contemporanea.

La tappa di domani toccherà il sito di Mada'in Salih, dove sorgeva l'antica città nabatea di Hegra, e nelle prossime tappe la Dakar passerà nell'osasi di Al Hassa, l'oasi più grande del mondo con i suoi 58.000 chilometri quadrati e i suoi oltre due milioni di palme, La Mecca e Medina. "In Arabia Saudita - ha raccontato prima della partenza il pilota saudita Yazeed Al Rajhi - si può trovare qualsiasi tipo di terreno a conduzione, Credo che tutti i piloti rimarranno stupiti da quello che vedranno in gara: luoghi dove improvvisamente è inverno e nello stesso giorno di corsa il clima dell'estate piena. E' un grande Paese e offre tante condizioni diverse". Una sfida in più per i piloti e tra loro molte donne che si stanno sfidando tra le dune in un Paese che solo da poco ha aperto le strade alle donne saudite, che da poco più di un anno possono ottenere la patente.

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