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Calcio: Parte Coppa Africa, fari su Salah, stadi blindati

Da oggi in Egitto con caldo a 40 gradi. Senegal e Ghana sognano

Redazione Ansa

Napoli, 21 giu - Ci sono il talento di Salah e Mané, i muscoli di Koulibaly, la solidità di Benatia ma ci sono anche i 40 gradi del Cairo. La prima Coppa d'Africa che si goca d'estate parte oggi in Egitto con la sfida dei padroni di casa contro lo Zimbabwe, un match in cui i tifosi egiziani vogliono subito la conferma di essere i favoriti per tornare a vincere il trofeo continentale dopo nove anni, aggiungendo la nona coppa alla loro bacheca da record. La Confederazione africana ha ceduto alle pressioni dei club europei, dove giocano tutte le stelle del continente e in totale quasi il 60% dei calciatori che saranno in campo da oggi, e ha abbandonato le storiche, e più fresche, date invernali per la Coppa: si gioca d'estate e il caldo sarà protagonista con punte previste anche oltre i 40 gradi e i rappresentanti dei giocatori che pretendono a gran voce che le due pause già previste per idratarsi, al 30' e al 70', raddoppino, fermando il gioco anche al 15' e al 60'. Il caldo sarà anche sulle tribune delle quattro città che ospitano le partite:Cairo, Alessandria, Ismailia e Suez, in di un Paese con tifosi che hanno una lunga storia di violenza, sono molto politicizzati e la coppa arriva proprio nei giorni della morte dell'ex presidente egiziano Morsi durante il suo processo penale. Sicurezza rigidissima quindi, ma anche uno spettacolo sportivo che tutto il mondo guarderà con interesse visto il boom ormai certificato del calcio africano. In copertina c'è Mohamed Salah, la stella egiziana che ha brillato anche in Europa, conducendo il Liverpool a vincere la Champions League. L'ex romanista è dato tra i favoriti per la conquista del Pallone d'oro e alzare anche la Coppa d'Africa potrebbe dargli la spinta decisiva. Ma non mancano le avversarie a cominciare dal Senegal di Koulibaly e Mané, compagno di squadra di Salah nel Liverpool e pronto a sfidarlo con la sua nazionale, fino al Ghana di Gyan, senza dimenticare le possibilità di Algeria e Marocco.

(ANSAmed).

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