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Calcio: Arabia Saudita sfida Russia tra entusiasmo e ramadan

Sauditi aprono il Mondiale. Il tecnico: Giochiamo senza paura

Redazione Ansa

Napoli - L'atmosfera è caldissima a Gedda, a Riad, alla Mecca. Tutti ricordano i festeggiamenti per la qualificazione al Mondiale e vogliono scendere di nuovo in strada giovedì, magari a celebrare un sorprendente risultato contro la Russia. L'Arabia Saudita si prepara a tornare al Mondiale dopo 12 anni di assenza, in un 2018 già storico per il calcio saudita vista la caduta del tabù sul'ingresso vietato alle donne negli stadi. Entusiasmo doppio, quindi, visto che anche le saudite impazziscono per il calcio e possono goderselo liberamente. Ora la palla passa però alla nazionale saudita che domani scende in campo nella partita inaugurale del Mondiale, con tutti gli occhi puntati addosso, per questo il ct Pizzi cerca di scrollare di dosso la tensione dai suoi giocatori: "Sono fortunato, ho una squadra malleabile che si è adattata al mio gioco. I ragazzi sanno cosa aspettarsi in Russia e quello che tutti si aspettano da loro e sono pronti a dare il meglio.
Aspettiamo i Mondiali senza paura", ha detto nei giorni scorsi all'Arab News. L'impresa di Pizzi non sarà affatto facile: l'argentino è arrivato sulla panchina saudita a novembre, preceduto dalla fama di saper firmare grandi imprese, come avvenne nel 2016 quando condusse il Cile alla sorprendente vittoria della Coppa America. Il Cile aveva però stelle come Alexis Sachez e Vidal, in Arabia Saudita ci sono giocatori locali e l'impresa di passare il girone eliminatorio (impresa riuscita solo nel 1994, quando poi persero agli ottavi con la Svezia) sarà difficilissima: oltre ai padroni di casa, infatti, l'Arabia Saudita dovrà vedersela con l'Uruguay di Suarez e Cavani e con l'Egitto della stella Salah. Pizzi lo sa e nel ritiro premondiale ha lavorato partendo dalle basi: "Non si tratta solo di fare gol - ha detto - l'importante è che tutti i giocatori capiscano che si tratta di un gioco di squadra e bisogna lavorare insieme per segnare". Ma in una nazionale rimasta famosa lo scorso anno per una scorpacciata al fast food dopo un 3-0 contro il Portogallo in amichevole, Pizzi ha dovuto anche bilanciare al meglio la dieta visto che l'avvicinamento al Mondiale si è svolto in pieno ramadan, nonostante il presidente della federcalcio saudita Adel Ezzat abbia pubblicamente ammesso che i giocatori hanno ricevuto delle dispense speciali. Per questo il ritiro premondiale è stato lunghissimo, quasi due mesi, e alla fine Pizzi è fiducioso: "Il comportamento da calciatori professionisti - ha detto - è fondamentale e non parlo solo di quello che succede in campo, ma anche della salute, della dieta e degli aspetti nutritivi". Poi, però, il campo darà il suo verdetto e gli ultimi test hanno dato risultati incoraggianti. L'Arabia Saudita ha battuto la Grecia prima di perdere contro il Perù, e battere l'Algeria. Poi sono arrivate due amichevoli di livello 'mondiale', contro Italia e Germania, perse entrambe per 2-1. "Sono stati due test che ci hanno dimostrato che possiamo giocarcela - ha commentato Pizzi dopo il ko di misura contro i campioni del mondo in carica - anche perché giocavamo in casa della Germania e nel secondo tempo abbiamo quasi pareggiato". Giovedì l'esame vero, contro la Russia. 

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