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Rifugiati disabili psichici,l'inclusione attraverso lo sport

Forum in Olanda porterà a confronto esperti e atleti rifugiati

Redazione Ansa

(ANSAmed) - NAPOLI, 12 GEN - Circa 7,7 milioni di rifugiati nel mondo sono disabili e di questi oltre mezzo milione sono disabili psichici: lo sport può essere una chiave fondamentale per riportare al centro queste persone che vino ai margini di una popolazione già marginalizzata. Da questi dati dell'Organizzazione Mondiale della sanità partirà il Forum "On the margins" che si svolgerà ad Amsterdam il 22 e 23 gennaio. La due giorni, si legge sul sito di Beyoand Sport, è lanciata da Special Olympics, l'organizzazione internazionale che organizza in tutto il mondo allenamenti ed eventi per persone con disabilità intellettiva e sostenuta dall'Unione Europea: ad Amsterdam verranno riuniti gli esperti intyernazonali sui rifugiati, sulle disabilità intellettuali e coloro che usano lo sport nel mondo per rivolgersi ai bisogni degli ultimi. Il forum fa parte degli eventi che Special Olympics ha lanciato per celebrare i propri 50 anni nel 2018 e porterà sotto i riflettori le buone pratiche e i modelli di programmazione di Special Olimpics, ma anche i contributi delle altre associazioni per affrontare attraverso lo sport l'inclusione dei rifugiati con problemi psichici. Tra i relatori sono previsti anche interventi di rifugiati e migranti con e senza disabilità psichiche, oltre ai loro familiari che porteranno esempi di come lo sport possa essere una chiave di inclusione. In particolare interverranno anche Abdullah Amir e Mina Bahgat, due rifugiati dal Medio Oriente che hanno partecipato a eventi sportivi, oltre a Gerald Mballe, un rifugiato dal Camerun che partecipa agli eventi di Special Olympics in Italia. (ANSAmed).

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