(di Massimo Lomonaco)
(ANSAmed) - TEL AVIV, 28 NOV - Non solo tifo, ma anche
impegno: far giocare insieme a Gerusalemme ebrei, musulmani e
cristiani in una scuola di calcio a 5 che oggi coinvolge 120
ragazzini e ragazzine della città. Tutto nel nome della passione
per il calcio, oltre che del tifo per la Roma. "E' la cosa di
cui andiamo più orgogliosi", racconta Samuele Giannetti, tra i
fondatori del 'Roma club Gerusalemme' che si appresta, il 5
dicembre, a festeggiare i 20 anni della sua nascita, tra l'altro
con un torneo riservato proprio ai bambini.
"Ebrei, cristiani, musulmani sullo stesso campo per abbattere
le barriere della diversità per amore della Roma", incalza Fabio
Sonnino, altro fondatore del club. In questi 20 anni dalla
storica sede del sodalizio, adornata con l'immancabile vessillo
giallorosso, presso il tempio italiano (in pieno centro città)
sono passati in molti tra sportivi, turisti a corto di 'Maggica'
e fan abituali. Non ultimo, lo scorso mese, Carletto Ancelotti
che di Roma ne sa qualcosa. "Il nostro sogno nel cassetto, però
- dice ancora Giannetti - è Totti. Manca solo lui e per noi
sarebbe un onore. Prima o poi ce la faremo a portarlo a
Gerusalemme".
Del resto, per l'ultima partita del 'capitano', sono partiti
in molti per omaggiare il campione al suo addio il 28 Maggio
scorso. "Volevamo essere testimoni - ricorda - dell'evento e far
sentire al 'capitano' la nostra stima e il nostro affetto.
Tifare la Roma è un atto d'amore e una questione di fede. Chi
tifa Roma non perde mai".
"Pur amandola abbiamo lasciato Roma per una scelta di vita,
ma non per questo abbiamo dimenticato la squadra e la passione
ce la siamo portata appresso dentro la nostra valigia". "Tifare
- sottolinea Giannetti - ti avvicina, ti fa sentire meno la
nostalgia". La tecnologia, all'epoca, non era però quella
odierna e restare aggiornati era difficile. Poi, l'idea: i
cinque ebrei romani trapiantati a Gerusalemme decidono di
fondare un club giallorosso per stringere i rapporti con la
società e accorciare la distanza geografica. Grazie all'aiuto di
amici della comunità ebraica romana, tra cui l'allora presidente
Riccardo Pacifici e altri, si riesce a concretizzare il
progetto. Vincent Candela e Marco Delvecchio, a nome del
presidente dello scudetto Franco Sensi, partecipano alla
fondazione a Roma del club. Poi l'affiliazione all'Airc
(Associazione italiana Roma club) e la scelta di una sede nel
tempio italiano di Gerusalemme. Da allora sono passati 20 anni,
ma Giannetti e i suoi amici (Dario Di Cori, Fabio Sonnino,
Fabrizio Di Segni e Daniel Di Veroli) non si sono fermati. Oggi
ilcClub - grazie al supporto di As Roma, Airc, Figc, ambasciata
d'Italia in Israele e consolato italiano di Gerusalemme - ha
creato la scuola di calcio a 5 che dal 2012 partecipa a Roma a
un torneo di calcio internazionale, insieme al Maccabi Roma e
alle giovanili di Roma e Lazio. E sarà proprio un torneo di
calcetto tra ragazzini/e e giovanissimi della scuola l'evento
sportivo principale per il prossimo 5 dicembre. Seguito da una
cena sociale con l'ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi
Benedetti. Poi tutti davanti la tv: c'è Roma-Qarabag per la
Champions. (ANSAmed).
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Ebrei e musulmani, a Gerusalemme scuola calcio speciale
Roma club compie 20 anni, li celebra anche con torneo bambini