(ANSAmed) - NAPOLI, 11 SET - L'Uefa ha inaugurato un campo
di calcio nel campo profughi di Zaatari in Giordania, situato in
un'area desertica vicina al confine con la Siria e che ospita
circa 80.000 rifugiati. Il terreno di gioco darà la possibilità
a migliaia di ragazzi di allenarsi e giocare al calcio.
Ieri, 200 di loro, tra i 10 e i 13 anni di età, hanno
partecipato all'inaugurazione che alla presenza del presidente
dell'Uefa Aleksander Ceferin e delle due stelle del calcio, l'ex
campione Chistian Karembeu e la calciatrice svizzera Lara
Dickenmann.
"E' meraviglioso - ha commentato Ceferin sul sito dell'Uefa
- vedere come una cosa semplice come un campo di calcio possa
portare così tanta gioia ai giovani. Il calcio riesce a
ispirare, unire e anche insegnare ai bambini i valori della vita
come il lavoro di squadra e il rispetto".
Il campo, regolamentare, è in erba sintetica ed è stato
costruito grazie all'impegno della UEFA Foundation for Children,
la Asian Football Development Project, la Federcalcio della
Giodania e quella della Norvegia e la Lay, azienda tra gli
sponsor della Champions League.
Al campo di Zatari sono arrivati a maggio due camion
container per portare il terreno di gioco in erba sintetica
oltre ai materiali da costruzione e un trattore per la
manutenzione futura del campo. In più dall'Olanda sono arrivate
le porte e le bandierine dei calci d'angolo.
"Un progetto bellissimo - ha detto Dickenmann - il campo è
grande, sarà un ambiente sicuro per i bambini in cui giocare. E'
stato molto bello giocare a calcio con loro oggi e vedere i loro
occhi brillare"
Il campo, insieme alla casa dello sport che l'Uefa ha
edificato nel 2016, sono diventati il centro della vita sportiva
del campo profughi, dove l'Uefa lavora da tempo insieme
all'Unchr per aiutare i rifugiati. "Lavoriamo con il sostegno
del governo giordano - ha spiegato Stefano Severe,
rappresentante nel Paaese dell'Alto Commissariato Onu per i
Rifugiati - per proteggere i bambini da ogni forma di sofferenza
o sfruttamento e assicurarci il loro benessere. Il campo da
calcio contribuisce al nostro obiettivo dando a migliaia di
ragazzi e ragazze la possibilità di fare sport in un ambiente
protetto e con strutture eccellenti".
Il campo permetterà a 4.480 bambini e ragazzi (3.185 maschi e
1.295 femmine) tra gli 8 e i 20 anni di fare attività sportiva
regolare ogni settimana, sotto la supervisione di tecnici
qualificati. L'Uefa ha anche avviato un corso per formare
allenatori a cui hanno già partecipato 250 profughi (tra cui 87
donne) che ora potranno lavorare con i ragazzi.
"Grazie all'Uefa - ha sottolineato il presidente della
Federcalcio giordana Ali Bin Al Hussein - questi bambini avranno
la possibilità di fare sport, che è un mezzo educativo
importante che seminerà la speranza anche in chi vive nelle
circostanze più difficile come i profughi".
Ogni mese ci saranno tornei di calcio per le tante squadre
già organizzate: 30 femminili (Under 13, U15 e U20) e 660 di
maschi (U13, U15 e U24) con circa 20 giocatori per squadra.
L'Uefa e la Federcalcio giordana hanno anche avviato corsi
per arbitri e su come aiutare i ragazzi a guarire dagli
infortuni. Ma gli esperti formati avranno incontri educativi con
i giovani, che costituiscono il 60% della popolazione del campo
profughi, su temi diversi dallo sport, come i matrimoni in età
precoce ed i conflitti interpersonali e sociali. (ANSAmed).
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Calcio: Uefa apre terreno gioco in campo profughi Giordania
Sport ogni settimanaa Zaatari per quasi 5.000 bambini e ragazzi