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Rio: schermitrice tunisina, il mio bronzo per le donne arabe

Ines Boubakri, fiera di onorare il mio Paese e il suo ottimismo

Redazione Ansa

RIO DE JANEIRO - Si è stretta al petto quel bronzo, l'ha guardato, ha pianto, riso ed esultato sul podio. La prima medaglia della scherma al femminile per l'Africa ha gli occhi grandi marchiati dal kajal di Ines Boubakri: la 28enne nata a Tunisi ha voluto condividere il suo sogno sportivo con un intero paese, perché quella medaglia - dice - deve essere portatrice sana di un messaggio per il mondo arabo, soprattutto quello femminile.

"La dedico a tutti i tunisini, ma è soprattutto per le donne del mio paese, per tutte le donne arabe - ha detto la schermitrice, battuta in semifinale dall'azzurra Elisa Di Francisca - Sono qui per dire che noi ci crediamo, che esistono le donne e hanno un ruolo nella società. Il messaggio va anche ai giovani".

Figlia d'arte, l'atleta ha vinto già un bronzo ai mondiali ed è alla sua terza partecipazione olimpica. Con le unghie dipinte con i colori della bandiera tunisina, Ines ha voluto omaggiare il suo Paese del nordafrica anche se lo ha dovuto lasciare proprio per la sua passione sportiva: la Francia tiene in grande considerazione la scherma, e vi ha trovato un posto ed un allenatore con cui allenarsi al top. "Questa medaglia - conclude - per me è un sogno e la festeggerò come si deve. La dedico a tutte le donne tunisine, e a quanti combattono per la libertà. Fiera di onorare il mio paese, questo bronzo per me è il simbolo della determinazione e dell'ottimismo". (ANSAmed).

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