(ANSAmed) - NEW YORK, 4 GIU - Spuntano tangenti anche per il
Mondiale di Francia 1998, mentre l'Fbi alza il tiro delle
indagini per corruzione sulla Fifa. E tremano Russia e Qatar, i
due paesi ai quali sono stati assegnati i Mondiali del 2018 e
del 2022. Gli agenti federali indagano infatti su come sia
avvenuta la selezione, per verificare che non ci siano state
irregolarita'.
Il nome della Francia compare per la prima volta con il
tribunale americano che pubblica la deposizione del 2013 dell'ex
manager della Fifa Chuck Blazer, la gola profonda delle
indagini. Blazer ammette che alcuni membri del comitato
esecutivo della Fifa si erano detti ''d'accordo per accettare
tangenti''. E non solo per il Mondiale del Sud Africa del 2010:
''a iniziare dal 2004 e per continuare fino al 2011 abbiamo
accettato tangenti per la scelta del Sud Africa'' si legge nei
documenti, nei quali Blazer ammette tangenti anche nel 1992 per
il voto sul Mondiale del 1998, assegnato alla Francia.
L'ampliamento delle indagini americane ai Mondiali si va ad
aggiungere all'emissione da parte dell'Interpol di 'red notice'
nei confronti di sei persone, fra le quali due ex manager Fifa.
Le accuse nei loro confronti sono di ''criminalita' organizzata
e corruzione''. E arriva a 24 ore dalle dimissioni di Sepp
Blatter, sulle quali non commenta il ministro della Giustizia
americano, Loretta Lynch, la donna che ha lanciato e gestisce
l'indagine federale. ''Mi auguro - afferma Lynch - che la Fifa
sara' in grado di andare avanti su una strada che sostenga i
suoi obiettivi, che sono la promozione e la regolamentazione di
uno sport molto bello''. Anche la Casa Bianca auspica che il
cambio di leadership sia una buona occasione per la Fifa, anche
per migliorare la sua immagine pubblica. I 'red notice' emessi
dall'Interpol riguardano: l'ex vice presidente della Fifa Jack
Warner, che si trova a Trinidad and Tobago ed e' accusato di
aver accettato tangenti legate ai Mondiali del 2010 in Sud
Africa; Nicolas Leoz, cittadino del Paraguay ex membro del
comitato esecutivo della Fifa; Alejandro Burzaco, argentino che
controlla attivita' di marketing sportive; Hugo e Mariano
Jinkis, due argentini attivi nel marketing sportivo; e Jose'
Margulies, brasiliano titolare di attivita' di broadcasting. I
'red notice' sono messi per informare i suoi 190 paesi membri
che ci sono mandati d'arresto nei confronti di singoli e che
l'Interpol sta cercando di individuarli per una loro
estradizione.
I red notice non sono quindi mandati d'arresto in se' e per
se', ma una richiesta ai paesi membri dell'Interpol di arrestare
gli individui nel mirino con l'obiettivo di estradarli nel Paese
che li accusa, in questo caso gli Stati Uniti. L'inchiesta non
solo non si arresta, ma deflagra: dopo la Svizzera, anche gli
Stati Uniti quindi hanno deciso di volerci vedere chiaro sul
processo di assegnazione dei prossimi due Mondiali. Un processo
che e' gia' costato a Blatter quasi cinque anni di polemiche
costanti, soprattutto per la scelta del Qatar,
paese con una scarsa esperienza calcistica e senza
infrastrutture adeguate. La Russia e il Qatar, le cui vittorie
potrebbero essere in pericolo, respingono le accuse e le
critiche.
Il Qatar rimanda infatti alle conclusioni dell'investigatore
americano, Michael Garcia, assunto anni fa dalla Fifa per
valutare l'assegnazione. ''I Mondiali del 2018 in principio non
sono un progetto russo, sono un prodotto della Fifa, la Russia
ha offerto i suoi servizi e la Fifa si e' detta 'd'accordo''
mette in evidenza Vitaly Mutko, ministro dello sport russo e
membro del comitato esecutivo di Fifa. Ma la storia non è ancora
finita. (ANSAmed).
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Fifa: spunta tangente Francia'98. Fbi indaga Russia, Qatar
In mirino assegnazione Mondiali. Interpol a caccia di 6