(ANSAmed) - PARIGI, 13 NOV - Non c'è stata corruzione
nell'attribuzione dei mondiali 2018 alla Russia e del 2022 al
Qatar e le decisioni della Fifa sullo svolgimento dei prossimi
due tornei sono confermate. Questa la conclusione del comitato
etico della Fifa, che ha preso in esame le conclusioni del
rapporto di Michael Garcia, capo degli inquirenti del Comitato
stesso. Stando alle conclusioni rese note oggi, ci sono stati
aspetti "dubbi" ma non è stata appurata alcuna corruzione.
Esaminato il rapporto di 350 pagine consegnato da Garcia in
settembre, frutto di un lavoro di indagine durato un anno, il
presidente dell'organismo giudicante della Fifa, Hans-Joachim
Eckert ha fatto sapere che non ci sarà "ripensamento sul
processo di attribuzione" dei Mondiali 2018 e 2022.
Nessuno spiraglio, invece, per chi sperava che il rapporto
venisse reso pubblico in nome della trasparenza. "L'integrità
del voto di attribuzione non è stata intaccata nel suo insieme",
conclude il rapporto citato da Eckert, anche se si è registrata
"qualche trasgressione di portata molto limitata".
Per quanto riguarda il Qatar, Eckert ha citato in particolare
"il dubbio comportamento di due persone che agivano come
consiglieri o consulenti presso il comitato di candidatura"
dell'Emirato. Ma "gli effetti di questi episodi - ha aggiunto -
sono lungi dal raggiungere un livello tale da comportare un
ripensamento" della candidatura.
Ma secondo lo stesso Garcia, riferisce la France Press, Fifa
ha fornito una lettura ''erronea e incompleta'' del rapporto
(ANSAmed).
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Mondiali restano in Qatar, per Fifa dubbi e non corruzione
Dopop esame rapporto Garcia, confermata anche Russia per il 2018