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Calcio: Setif, festa Champions in anniversario rivoluzione

Squadra algerina vince trofeo e andrà al Mondiale per club

Giocatori del Setif festeggiano goal

Redazione Ansa

(ANSAmed) - Napoli, 3 nov - Il primo novembre 1954 il Fronte di Liberazione nazionale algerino lanciò un appello al popolo per l'indiendenza dalla Francia. Fu l'inizio della guerra d'indipendenza: "E' una data a cui i miei giocatori devono pensare per ispirarsi allo spirito degli eroi di quel novembre, comportandosi da guerrieri", questo era stato l'appello lanciato 60 anni dopo dall'allenatore dell'Entente Setif, Kheireddine Madoui alla vigilia della finale della Champions League africana. E i suoi giocatori lo hanno seguito, chiudendo sull'1-1 la finale contro il Vita Club di Kinshasa e vincendo il trofeo grazie ai gol in trasferta segnati nel 2-2 della gara d'andata in Congo. Un successo che riporta sul tetto del continente le "Aquile nere" come viene soprannominato il club di Setif, città a 300 chilometri ad est di Algeri, che aveva già vinto il trofeo nel 1988. Al Mustapha Tchaker Stadium di Blida, vicino Algeri, dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0, il Setif ha trovato il vantaggio all'inizio della ripresa con Sofiane Younes bravo a sfrutta il traversone di El Hadi. Il Vita Club trovava però il pari 5' dopo con Lema Mabidi con un tiro da lontano. Nel finale i congolesi hanno a lungo attaccato ma il Setif è riuscito a mantere il pari e alzare la coppa. Un'altra giornata di festa per l'Algeria, dopo i successi della nazionale che ai Mondiali in Brasile. Il trionfo algerino porterà ora il Setif in Marocco, come rappresentante africana al Mondiale per club al via il 10 dicembre. Il club algerino affronterà nei quarti di finale la vincente tra i marocchini dell'Athletic de Tetouan, campioni del Marocco, e i campioni dell'Oceania dell'Auckland City. Se il Mondiale per club prende corpo, intanto, oggi si potrebbe conoscere il destino della Coppa d'Africa: la confederazione africana dovrebbe infatti rendere nota la sua decisione in merito alla richiesta di spostamento delle date da parte del paese organizzatore, sempre il Marocco, che teme che l'arrivo dei tifosi da tutta l'Africa possa favore il diffondersi del virus ebola anche nel Paese. (ANSAmed).

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