(ANSAmed) - NAPOLI, 13 LUG - Sensori elettrochimici in
acqua, droni che sorvolano le navi ancorate in porto, un
battello con a bordo scienziati da tutta Europa al lavoro. E'
così che è partita a Marsiglia la campagna "Scipper" per
misurare con esattezza quanto le navi inquinano in un grande
porto come quello del sud della Francia. Il progetto, finanziato
dall'Unione europea, mette a punto le strumentazioni
tecnologiche più avanzate per misurare tutte le fonti di
inquinamento da parte delle navi durante le loro normali
operazioni quando sono ancorate in porto, una campagna che si è
svolta anche ad Amburgo e Goteborg e ora punta a misurare con
precisione le emissioni inquinanti ma anche l'impatto delle
normative già in vigore nel primo posto di Francia. Al centro
dell'obiettivo le grandi navi da crociera, i traghetti, ma anche
le barche private, gli yacht come le barche dei pescatori, tutti
al centro di un'analisi che darà anche delle risposte ovviamente
sulle diverse tipologie di imbarcazioni a Marsiglia dove
l'inquinamento dell'aria con biossido di azoto di origine
marittima ha ormai superato quello generato dalle auto in città.
Lo studio punta anche a capire l'effetto della nuova
normativa che dal gennaio 2020 impone alle navi di usare olio
combustibile con un contenuto di ossido di zolfo inferiore allo
0,5%, rispetto al precedente 3,5%. "Abbiamo scelto di realizzare
questo nuovo studio - spiega al sito francese "20 minutes" il
coordinatore dello studio Leonidas Ntziachristos, professore
all'Università Aristotele di Salonicco - in un momento in cui
l'attività del porto è la più importante, con la ripresa delle
navi da crociera e il picco del traffico di traghetti da e per
la Corsica e il Nord Africa". Gli scienziati hanno allestito a
Marsiglia uno yacht trasformandolo in un laboratorio sull'acqua
con, a bordo, le ultime tecnologie per analizzare in tempo reale
e nel dettaglio il fumo delle barche avvicinate dal mezzo:
"Queste misurazioni - spiega Barbara D'Anna, direttrice della
ricerca al CNRS e responsabile della campagna di monitoraggio -
dovrebbero fornire una panoramica completa degli inquinanti
emessi dalle navi, ben oltre lo zolfo". Attualmente solo il 10%
delle particelle emesse dalle navi viene catturato dai filtri
messi in opera dagli armatori: "Questo studio - aggiunge D'Anna
- dovrebbe consentirci di rilevare anche i composti organici
volatili".(ANSAmed).
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Scienziati a Marsiglia per studio inquinamento navi e barche
Team da tutta Europa con strumenti di alta precisione e droni