(di Rodolfo Calò)
(ANSAmed) - IL CAIRO, 10 NOV - L'Ospedale italiano Umberto I
del Cairo punta a potenziarsi con nuove camere operatorie, un
poliambulatorio e altri posti letto confermandosi punto di
riferimento sanitario d'eccellenza per l'Egitto.
Un nuovo progetto di ammodernamento ed espansione è da 1,8
milioni di euro e prevede una ristrutturazione radicale delle
quattro camere operatorie esistenti e la costruzione di due
nuove, ha segnalato Eugenio Benedetti Gaglio, pronipote del
fondatore dell'ospedale e presidente della Società Italiana di
Beneficenza (Sib) proprietaria della struttura.
Il piano sarà presentato a Roma il 30 gennaio in un evento
analogo a quello svoltosi al Cairo la settimana scorsa per
avviare le celebrazioni del 150/o anniversario della nascita di
Empedocle Gaglio, fondatore del nosocomio nel 1903, ha detto
ancora il suo discendente parlando ad ANSAmed al Cairo e
precisando la data della già preannunciata cerimonia.
Viene confermato che l'evento romano si terrà presso villa
Savoia, sede dell'ambasciata egiziana. Sono stati diramati
inviti che puntano a una partecipazione di un livello definibile
"molto alto", ha sottolineato il filantropo siciliano e
Cavaliere di Gran Croce notando che "l'iniziativa attende
sponsor".
La formula dello sponsoring è già stata attuata all'Umberto I
più volte in passato: nel 2008 per l'acquisto di 16 stazioni di
rianimazione intensiva post operatorio; nel 2011 per il reparto
di ginecologia attrezzato con un letto operatorio da parto e 12
incubatrici per neonati e nel 2013 per l'acquisto di una TAC di
ultima generazione, ha ricordato Anna Maria Benedetti vice
presidente dell'Ospedale, sempre in dichiarazioni ANSAmed
citando anche il sostegno di quattro Rotary Club di Roma.
E' noto inoltre che in Egitto iniziative benefiche di questo
tipo hanno ritorni di immagine molto positivi presso autorità
ministeriali egiziane.
Per gennaio intanto è già prevista la nascita di un
poliambulatorio di mille metri quadri su due piani che rimpiazza
il vecchio, destinato a ospitare nuove camere per degenti.
L'espansione dell'ospedale italiano al Cairo avviene proprio
mentre in altre città del Medio oriente, come le più tormentate
Aleppo e Damasco in Siria, ma anche nella stabile capitale
giordana Amman, nosocomi analoghi hanno chiuso, ha notato
Eugenio Benedetti sottolineando l'elevato livello tecnologico
del nosocomio cairota da 300 posti letto.
L'Umberto I del Cairo si autofinanzia con le prestazioni per
privati egiziani ma assolve una funzione sociale con sconti fra
il 30 e il 50% per pazienti in difficoltà economiche. La
struttura assiste gratuitamente circa 80 famiglie di italiani
con doppio passaporto definibili "indigenti". C'è anche un
flusso di prestazioni per turisti italiani non in grado di
sostenere spese per trasporti d'urgenza verso l'Italia.
La Sib comunque assicura sempre una sorta di "effetto leva"
per agevolare il ritorno sugli investimenti come avvenuto ad
esempio anticipando caparre necessarie all'acquisto a rate di
macchinari. (ANSAmed).
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Egitto: l'ospedale italiano del Cairo si potenzia
Nuove sale operatorie e poliambulatorio inseguendo l'eccellenza