(di Manuela Correra) (ANSAmed) - ROMA, 23 OTT - Oltre 2 milioni:
sono tanti gli italiani che hanno vinto la loro battaglia contro
il tumore, collocando il nostro Paese al primo posto per
guarigioni in Europa. Si apre con questo dato incoraggiante il
XVII Congresso nazionale dell'Associazione italiana di oncologia
medica (Aiom), con la partecipazione di circa 3.000 esperti. In
17 anni (1990-2007), infatti, gli italiani che hanno sconfitto
il cancro sono aumentati del 18% (uomini) e del 10% (donne).
Percentuali che collocano l'Italia al vertice in Europa per
numero di guarigioni, soprattutto nei tumori più frequenti come
quelli del colon (60,8% vs 57%), del seno (85,5% vs 81,8%) e
della prostata (88,6% vs 83,4%). E oggi si stanno affermando
nuove armi come l'immuno-oncologia, che ha già dimostrato di
migliorare in maniera significativa la sopravvivenza a lungo
termine nel melanoma e sta evidenziando risultati importanti
anche in un big killer come il tumore del polmone e nel rene. Ma
gli italiani non conoscono questi importanti risultati: per il
41% non esistono infatti terapie efficaci, la maggioranza (54%)
ritiene che si debba ancora parlare di male incurabile e il 72%
non ha mai letto nulla sull'immuno-oncologia. Lo scarso livello
di conoscenza emerge da un sondaggio su quasi 3.000 cittadini
condotto lo scorso settembre dall'Aiom e presentato al
Congresso: ''Il livello delle cure nel nostro Paese è alto. Ma i
cittadini sono poco informati e per questo - annuncia il
presidente Aiom Carmine Pinto - sbarchiamo sui social per fare
cultura a 360 gradi''. I numeri fanno paura, considerando che
nel 2015 sono previste nel nostro Paese 363mila nuove diagnosi
di tumore, ma ''il 60% dei pazienti guarisce - sottolinea Pinto
-. Un risultato raggiunto anche grazie a terapie sempre più
efficaci. E l'immuno-oncologia, che stimola il sistema
immunitario contro le cellule malate, ha aperto una nuova era
nel trattamento''. È dunque importante, rilevano gli oncologi,
migliorare il livello di consapevolezza sulle nuove frontiere
della lotta al cancro, anche al di fuori dei mezzi di
comunicazione tradizionali: per questo l'Aiom sbarca sui social
network, con una pagina Facebook e un profilo Twitter. È ''forte
la sete di conoscenza - continua Pinto - ed il 74% dei cittadini
vorrebbe ricevere più informazioni su come prevenire la malattia
e sulle nuove terapie. L'uso dei social network ci permetterà
anche di contrastare i falsi miti che circolano online sui
tumori''. Positivo, ad ogni modo, il giudizio dei cittadini sul
livello dell'oncologia italiana: per il 56% è superiore a quello
degli altri Paesi europei. E proprio per lanciare il messaggio
che il cancro non è più una malattia 'invincibile', l'Aiom ha
raccolto le testimonianze di 16 pazienti curati con
l'immuno-oncologia nel libro 'Si può vincere', che verrà
presentato nelle prossime settimane in un tour in 10 città
italiane. (ANSAmed).
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Tumori: Italia al primo posto per guarigioni in Europa
Oncologi,ma cittadini poco informati e per 54% è male incurabile