(ANSAmed) - PANAREA (MESSINA) 29 GIUGNO - Hanno preso il via
le operazioni di indagine e documentazione sui relitti profondi
alle Isole Eolie. La campagna di ricerche e' partita da Panarea
ed è condotta dalla Aurora Trust Foundation e dalla
Soprintendenza del Mare mediante l'utilizzo di sommergibili
della U-Boat Worx e Rov AtlantEco con la collaborazione della
Capitaneria di Porto di Lipari.
Il mare delle Eolie è pieno di tesori archeologici: da
relitti e anfore sparsi da Panarea a Lipari fino a Filicudi. I
ritrovamenti sono stati anche recenti.
Lo scorso anno il relitto di una nave affondata 2000 anni è
stato scoperto vicino Lipari, a 130 metri di profondità. Insieme
al relitto c'è un antico altare con decorazione in rilievo ad
onde marine che dimostra che a bordo delle antiche navi si
sacrificava agli dei per propiziarsi la navigazione. Le ricerche
sui siti indicati dalla Soprintendenza del Mare, guidata da
Sebastiano Tusa, sono state effettuate con due sommergibili
"Triton submersibles" e con l'impiego di subacquei
altofondalisti. Le tecnologie utilizzate per la missione sono
state fornite dalla Gue e dalla Brownie's Global Logistic,
insieme alla nave "Pacific Provider", di 50 metri, dotata delle
più recenti tecnologie dedicate alle immersioni tecniche
subacquee e di una camera iperbarica che ha fatto da supporto
alle operazioni di ricognizione.
Entusiasta dei risultati il professore Tusa: "Di relitti
antichi e moderni nella mia lunga carriera di archeologo ne ho
visto e toccato a decine, ma essere riuscito a raggiungere un
relitto di una nave naufragata 2000 anni fa che si trova nel
buio e nel silenzio di 130 metri di profondità mi ha dato
un'emozione indescrivibile che non avevo mai provato".
(ANSAmed).
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Archeologia: a caccia di tesori sommersi in mare alle Eolie
Al via esplorazioni con l'utilizzo di sommergibili