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Italia-Bosnia: cooperazione scientifica consorzio Ceric-Eric

Convegno a Sarajevo. Opportunita' per giovani ricercatori

Redazione Ansa

(ANSAmed) - SARAJEVO, 17 DIC - "Con gli strumenti messi a disposizione dall'Unione Europea, il Consorzio CERIC-ERIC vuole rendere scienza e tecnologia piu' accessibili a tutti i giovani ricercatori. Anche in questo settore l'Europa dimostra che unendo forze e risorse e' possibile guardare al futuro e agire assieme per migliorarlo. Trieste, sede del CERIC, offre oggi questa opportunita' anche alla Bosnia". Con questo messaggio di saluto dell'Ambasciatore d'Italia in Bosnia Ruggero Corrias si è aperto il Convegno "CERIC-ERIC meets the scientists of Bosnia and Hercegovina", organizzato dal Consorzio CERIC -ERIC in collaborazione con l'Università di Sarajevo e con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia. Sono intervenuti all'evento l'Incaricato d'Affari dell'Ambasciata italiana in Bosnia Stefano Stucci con il prof. Dr. Faruk Mekic,Vice Rettore per la Ricerca Scientifica, il dr. Ammar Mirascija, Capo Dipartimento per la Scienza del Ministero degli Affari Civili BiH, il dr. Salvatore La Rosa, Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca e rappresentante dell'Italia in seno al Consorzio CERIC-ERIC, ed il dr. Fabio Mazzolini, Vice Direttore CERIC-ERIC.

Scopo del convegno la presentazione alla comunita' scientifica e accademica bosniaca delle opportunita' offerte dalla partecipazione al CERIC - ERIC, consorzio di infrastrutture di ricerca scientifica che ha sede presso il Sincrotrone di Trieste e al quale aderiscono, come membri fondatori, Italia, Austria, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia e Romania. Croazia, Polonia e Ungheria completeranno a breve l'iter di adesione.

Il Consorzio intergovernativo, istituito - con il sostegno dell'Iniziativa Centroeuropea (InCE) - con Decisione della Commissione Ue del 24 giugno, ha l'obiettivo di promuovere l'integrazione delle risorse scientifiche nei Paesi centroeuropei, Balcani inclusi, facilitando l'accesso a infrastrutture e laboratori alle comunità scientifiche di tutti i paesi partner. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it