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Expo: progetti ricerca tra Università Milano e Mediterraneo

Obiettivo migliorare qualità produzione agroalimentare

Redazione Ansa

(ANSAmed) - MILANO, 20 NOV - In vista di Expo Milano 2015 la collaborazione tra le università di Milano e quelle dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo, come Tunisia, Marocco, Algeria e Libano "saranno ancora più intensi e si apriranno a ricerche scientifiche che avranno fondamentali ricadute anche in Italia, per migliorare la qualità della produzione di cibo": lo ha sottolineato la presidente del Comitato scientifico per Expo 2015 del Comune di Milano, Claudia Sorlini, durante il convegno 'Expo Medit il cibo. Milano porta del Mediterraneo e piattaforma per l'Europa', promosso dal Centro italiano per la pace in Medio Oriente in cooperazione con la Fondazione Euro-Mediterranean development center for micro, small and medium enterprises e con il Patrocinio di Expo 2015.

Con l'Università statale di Tunisi, l'Italia e in particolare Milano, "ha rapporti ventennali - ha spiegato Claudia Sorlini che è stata anche preside della facoltà di Agraria dell'Università statale di Milano - che si sono sviluppati con uno scambio di ricercatori tra i due Paesi nell'ambito agroalimentare". Le due università stanno collaborando a un progetto di ricerca dedicato a come aiutare le piante a crescere anche nelle zone aride. In particolare la ricerca ha selezionato una serie di batteri e funghi, che si trovano solo in queste zone, che funzionano come bio fertilizzanti. Dalla Tunisia a Libano, Giordania e Turchia dove c'è un batterio che attacca e distrugge le piante da frutta, come il mandorlo, l'albicocco creando un problema per le economie di quella zona. "Le università in questo caso - ha concluso - collaborano anche con i governi locali e le ong, per cercare di identificare questo batterio".(ANSAmed).

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